Coronavirus: UFSP, +81 casi in 24 ore, curva sale leggermente
(Keystone-ATS) Il numero di persone testate positive al coronavirus è salito nelle ultime 24 ore: sono stati segnalati 81 casi (in totale 30’207). Lo indica il bollettino quotidiano dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), secondo cui almeno 1526 persone (+8) sono morte.
Ieri i casi testati erano stati 66, mentre mercoledì 51. Come noto il numeri dei casi è soggetto a forti fluttuazioni, con cifre più basse a ridosso del fine settimana.
Secondo un conteggio dell’agenzia Keystone-ATS, basato sui dati dei Cantoni, i decessi legati al coronavirus sono 1813 (+6). Da ricordare che la Confederazione si appoggia invece sulle cifre fornite da laboratori e medici, il che spiega tale discrepanza.
Nel rapporto odierno, pubblicato come di consuetudine sul suo sito, l’UFSP precisa che dei 301’675 test effettuati finora, circa il 12% è risultato positivo. L’incidenza della malattia (casi per 100’000 abitanti) a livello nazionale si situa a 352.
In Ticino – in base ai dati divulgati stamane dalle autorità cantonali – i decessi sono 334, due in più di ieri. I nuovi casi sono 4 per un totale di 3257. Nei Grigioni il bilancio delle vittime (45) e quello dei contagi (818) è rimasto invariato.
L’incidenza in Ticino ha raggiunto il dato di 913,3. Il cantone italofono è superato da Ginevra (1033,1; più di una persona su cento dunque, ndr) e seguito da Vaud (683,7) e Basilea Città (574,5). L’incidenza nei Grigioni è di 399,7 casi per 100’000 abitanti.
L’UFSP dispone anche dei dati di 3412 persone ospedalizzate. La loro età varia da 0 a 102 anni, con un’età mediana di 72 anni (50% delle persone ricoverate ha un’età inferiore, 50% un’età superiore). L’86% dei ricoverati aveva una o più patologie preesistenti, in particolare ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari o diabete.
L’età mediana delle persone decedute è invece pari a 84 anni e sotto i 50 anni ci sono stati pochissimi morti. Il 97% soffriva di malattie pregresse.
