Prospettive svizzere in 10 lingue

Coronavirus: WoZ, sostegno mancato al settore stampa

Il settore dei media sta attraversando una fase di difficoltà, ma il Consiglio federale ha deciso di non prevedere aiuti specifici per far fronte alla crisi provocata dal nuovo coronavirus (foto d'archivio) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) La consigliera federale Simonetta Sommaruga avrebbe voluto sostenere con 78 milioni di franchi il settore di media, particolarmente colpito finanziariamente a causa del crollo degli introiti pubblicitari provocato dalla crisi del nuovo coronavirus.

La proposta è però stata respinta la scorsa settimana dalla “netta maggioranza del Consiglio federale” per non privilegiare determinati settori, sostiene oggi la testata di sinistra Wochenzeitung (WoZ).

A trarne maggior beneficio sarebbe stata la stampa scritta, in particolare i quotidiani e i domenicali, sostiene la WoZ, precisando che a essi la Confederazione avrebbe destinato 37 milioni di franchi come aiuti indiretti, ad esempio assumendosi i costi postali e di recapito anticipato.

Il sostegno sarebbe però anche andato a radio e televisioni private, aggiunge la testata svizzerotedesca, precisando che per i canali privati come TeleTicino e TeleBasel sarebbe stati destinati in totale 10,8 milioni di franchi.

A giovarne, in termini di liquidità, sarebbe anche stata l’agenzia di stampa elvetica Keystone-ATS, poiché la Confederazione avrebbe rilevato gli abbonamenti di tutti i media per sei mesi per un totale stimato di circa dieci milioni di franchi. Secondo la testata di sinistra, il piano presentato dalla direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) non prevedeva invece un sostegno ai portali online.

L’opposizione al progetto, sostiene la WoZ, è legato al fatto che la maggioranza del Consiglio federale è dell’idea che non si dovrebbero sostenere singoli settori, rispetto ad altri, nell’ambito di questa crisi. Secondo il governo, viene aggiunto, gli aiuti economici immediati – ad esempio la possibilità di ottenere crediti e chiedere il lavoro ridotto, come già effettuato da numerosi gruppi mediatici e singole testate anche in Ticino – dovrebbero applicarsi a tutte le imprese. “Il Consiglio federale non ha riconosciuto la gravità della situazione e l’importanza centrale dei media per la democrazia”, afferma la Wochenzeitung.

Il DATEC, sostiene invece il quotidiano romando “Le Temps” che ha ripreso l’articolo della WoZ, nonostante la battuta d’arresto in merito ai 78 milioni di franchi di sostegno ai media, avrebbe promesso di accelerare il progetto che prevede aiuti strutturali a tutto al settore. Previsto, per l’estate, esso dovrebbe essere presentato alla fine di maggio.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR