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Coronavirus provoca boom di pacchetti inviati per Posta

La Posta è inondata dalla spedizione di pacchi a causa del coronavirus (foto d'archivio) KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Alcuni servizi della Posta si trovano ad essere molto occupati a causa della pandemia di coronavirus. Il Gigante giallo è sommerso da pacchetti, ha dichiarato il Ceo della Posta Roberto Cirillo in un’intervista di oggi alle testate del gruppo CH-Media.

“Due settimane fa abbiamo registrato una crescita dei pacchetti di circa il 15% rispetto al normale”, ha precisato Cirillo. “Nel frattempo trasportiamo lo stesso numero di pacchi che abitualmente trasportiamo nel periodo che precede il Natale”.

L’ex regia federale ha persino registrato mercoledì un volume comparabile a quello del “Black Friday”, secondo il Ceo. Questi ha rilevato che le ordinazioni online sono spesso attualmente il solo modo di ottenere determinate merci. Nella situazione attuale, con le misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus, il servizio postale è molto importante, ha sottolineato Cirillo.

Secondo il Ceo, la Posta attualmente consegna circa tre volte più cibo del solito. I tempi di attesa sono quindi lunghi ha rilevato Cirillo, sottolineando che non è realistico accrescere le capacità del settore in breve tempo.

La pandemia dovuta al coronavirus ha anche ripercussioni a livello delle offerte del Gigante giallo. La posta A non può più essere distribuita in ogni caso il giorno successivo, ha dichiarato. Inoltre alcune filiali sono state chiuse e in altre gli orari di apertura sono stati ridotti a causa della mancanza di clienti, ha aggiunto Cirillo.

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