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Corruzione sportiva, reazioni tiepide a “Lex FIFA”

(Keystone-ATS) Accoglienza tiepida in procedura di consultazione per la modifica del Codice penale voluta dal Consiglio federale per combattere la corruzione in occasione dell’attribuzione di grossi eventi sportivi da parte delle federazioni internazionali, di cui molte hanno sede in Svizzera. Soprattutto la Federazione internazionale di calcio (FIFA) si sente eccessivamente chiamata in causa.

Le modifiche sono “troppo focalizzate su di noi, al punto che sarebbe meglio parlare di una ‘Lex FIFA’: ciò è al quanto discutibile”, ha indicato all’ats un portavoce della Federazione. La FIFA auspica che nel corso dei lavori futuri – in Parlamento – l’attenzione sia infine incentrata sulla corruzione stessa e che il tema venga trattato in maniera “esaustiva, neutrale e obiettiva”.

Della stessa opinione il Comitato olimpico internazionale (CIO): la modifica del Codice penale non deve concentrarsi unicamente sulle organizzazioni sportive. Ciò potrebbe fornire la falsa impressione che in questo settore vi sia un alto rischio di corruzione, mentre invece non è il caso, scrive il CIO, precisando di avere un codice etico interno che porta avanti una politica di tolleranza zero simile a quella voluta dal Consiglio federale.

L’Unione europea delle federazioni di calcio (UEFA) non ha preso parte alla consultazione e, interpellata dall’ats, non ha voluto fornire alcun commento. Neppure l’Associazione svizzera di football (ASF) ha risposto all’Ufficio federale di giustizia (UFG), adducendo alla mancanza di personale.

I partiti politici interpellati salutano all’unanimità il fatto che una pena venga prevista anche nel caso in cui non è un pubblico ufficiale a ricevere denaro in cambio di un favore bensì un terzo.

L’UDC si dice però contraria a cambiare troppo un sistema rodato e ben funzionate: la corruzione in occasione dell’organizzazione di grossi eventi sportivi è infatti un problema privato che riguarda i singoli club e le singole associazioni.

PPD e PLR sono d’accordo che contro la corruzione si intervenga a livello di Codice penale. I liberali radicali si oppongono tuttavia tassativamente a una persecuzione d’ufficio della corruzione privata: “non dimentichiamo che l’autoregolazione è la base della nostra società liberale e lo deve rimanere”. Il PPD ritiene che i piccoli casi di corruzione non debbano essere perseguiti ufficialmente.

Verdi e socialisti chiedono invece che la legge venga completata per colmare le lacune che ancora rimangono. Dal momento che la corruzione è un “crimine senza vittime”, il danno è difficilmente identificabile dall’esterno: può essere portato alla luce sono da chi appartiene all’ambiente in questione. Per questo motivo il PS chiede una protezione giuridica ulteriore per le eventuali fonti. I Verdi aggiungono che si renda impossibile detrarre dalle tasse le tangenti nel settore privato.

La proposta del CF

Secondo il progetto governativo, la corruzione nel settore privato diventerà un reato perseguibile dâ€TMufficio e sarà punito anche nei casi in cui non ne consegue una distorsione della concorrenza.

In base al diritto vigente, la corruzione nell’economia privata e nelle associazioni sportive è perseguita penalmente solo su denuncia. Di conseguenza, in riferimento a sospetti nell’ambito dell’assegnazione di grandi eventi sportivi oggi non viene automaticamente aperta un’inchiesta. La corruzione nel settore privato attualmente è regolata nella Legge federale contro la concorrenza sleale (LCSl).

La modifica del Codice penale prevede la punibilità sia di chi corrompe che di chi si lascia corrompere. Quindi sarebbe sanzionata anche la federazione sportiva che riceve del denaro. La pena massima è di tre anni di reclusione, come nella LCSl.

Oltre alle modifiche nel settore della corruzione di privati, il Consiglio federale propone anche adattamenti per quella di pubblici ufficiali. Un atto di corruzione dovrà essere punito anche nel caso in cui non è il pubblico ufficiale a ricevere il denaro bensì un terzo.

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