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Corte suprema, alcune disposizioni bando Trump in vigore

Il presidente Usa Donald Trump (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/ALEX BRANDON sda-ats

(Keystone-ATS) La Corte Suprema americana ha deciso che esaminerà il bando sui musulmani dell’amministrazione Trump. Nel frattempo alcune delle disposizioni contenute nel provvedimento possono rientrare in vigore tra 72 ore.

I giudici hanno stabilito che per ora il bando sugli ingressi da alcuni Paesi musulmani si può applicare solo alle persone che non hanno legami con una persona o con una entità negli Usa.

L’Alta Corte ha quindi deciso che il provvedimento sarà esaminato in ottobre, quando verranno ascoltate le parti.

Tre dei “saggi” dell’Alta Corte, tra cui Neil Gorsuch nominato da Donald Trump, avrebbero preferito un ripristino integrale del bando.

Per essere esentati dal bando gli individui dovranno dimostrare una stretta relazione familiare negli Stati Uniti, una relazione ‘bona fide’. Il legame con un’azienda dovrà essere documentato formalmente e nel dettaglio.

Questo vuol dire che uno studente ammesso a un’università americana sarà esentato dal bando, così come un lavoratore che ha accettato un’offerta di lavoro. I rifugiati con reali relazioni negli Stati Uniti sono anch’essi esentati dal bando.

Trump, “chiara vittoria”

La decisione della Corte Suprema sul bando “è una chiara vittoria per la nostra sicurezza nazionale. Consente la parziale entrata in vigore della sospensione dei viaggi da sei Paesi” a maggioranza musulmana, afferma il presidente americano, Donald Trump, in una dichiarazione diffusa alla stampa.

“La mia prima responsabilità come Commander in chief è quella di garantire la sicurezza degli americani e la decisione di oggi mi dà uno strumento importante per farlo”, aggiunge il tycoon.

”Come presidente non posso consentire a persone che vogliono farci del male di entrare nel Paese. La mia responsabilità come Commander-in-Chief è la sicurezza degli americani. La decisione di oggi mi consente di usare un importante strumento per proteggere gli americani. Sono inoltre gratificato dal fatto che la decisione sia stata assunta 9 a 0”. Mette in evidenza Trump, riferendosi all’unanimità dei saggi nel valutare il caso e ascoltare le sue argomentazioni.

Amnesty, bando crea caos

“Questo bando intollerante non può entrare in vigore: il Congresso deve agire immediatamente e annullarlo una volta per tutte”, afferma da parte sua Margaret Huang, direttore esecutivo di Amnesty International Usa, sottolineando che l’entrata in vigore di parte del bando “creerà caos negli aeroporti. Invece che mantenere la sicurezza, questo bando demonizza milioni di innocenti”.

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