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Corvatsch: 2015/2016 da dimenticare, ma questo inverno buono

La regione di Silvaplana (foto d'archivio). KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’esercizio 2015/2016 è da dimenticare per la Corvatsch AG: la società anonima con sede a Silvaplana che gestisce 14 impianti di risalita e 23 piste sull’omonima montagna dell’Alta Engadina ha subito una perdita di 2,8 milioni di franchi.

Sui conti ha pesato il netto calo dei ricavi, passati da 17,9 a 14,2 milioni, si legge nel rapporto d’esercizio pubblicato oggi in vista dell’assemblea generale del 21 aprile.

La minore affluenza di ospiti è stata causata dall’inverno estremamente carente di neve, in particolare nelle festività di fine anno. Il forte l’aumento dei proventi dei trasporti in estate (+32%) non è riuscito a compensare i deboli mesi precedenti: l’esercizio complessivo – periodo novembre 2015-ottobre 2016 – ha visto un calo del 25% dei ricavi generati dagli impianti.

La società ha quindi investito massicciamente nell’innevamento artificiale: sono stati installati 44 impianti supplementari. Secondo l’azienda ne è valsa la pena: nell’inverno appena trascorso, che è stato ancora più povero di neve del precedente, i numeri delle frequenze sono positivi e in linea con la media pluriennale.

L’impresa vuole investire ulteriormente nella stessa direzione. A questo propositivo si stanno cercando soluzioni per ottimizzare l’afflusso di acqua, fondamentale per gli impianti. In primo piano vi è un progetto che punta a utilizzare il lago di Silvaplana.

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