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Costa d’Avorio: elezioni, militari chiudono frontiere

(Keystone-ATS) Berna – È caos in Costa d’Avorio: tutte le frontiere del paese africano sono state dichiarate chiuse dai militari “fino a nuovo ordine” dopo il conflitto istituzionale sorto tra Commissione elettorale e Corte costituzionale sui risultati delle elezioni presidenziali di domenica.
Sorprendendo tutti, la Commissione elettorale indipendente (Cei) ha assegnato ieri la vittoria al candidato dell’opposizione Alassane Ouattara con il 54 percento dei voti, ma in serata, quasi come una doccia fredda, è arrivata la notizia che il Consiglio costituzionale ha dichiarato non validi i risultati provvisori.
E a conclusione di una concitata giornata, il portavoce dell’esercito Babri Gohourou ha poi annunciato la chiusura delle frontiere del paese, oltre che l’immediato oscuramento delle televisioni straniere.
L’iniziativa dei militari ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale. Mike Hammer, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha fatto subito sapere che gli stati Uniti “condannano atti di violenza e di intimidazione volti a far deragliare il processo democratico” e il presidente francese Nicolas Sarkozy ha invitato a rispettare il processo elettorale.
I sostenitori del presidente uscente Lautent Gbago avevano cercato di ritardare ulteriormente la diffusione dei risultati sostenendo che nel nord del paese vi erano stati numerosi brogli.
Il voto di domenica era atteso da anni dalla comunità internazionale, in quanto dovrebbe rappresentare la fine della crisi iniziata otto anni fa con un tentativo di colpo di stato che, sebbene fallito, ha lasciato il Paese diviso in due con i ribelli al nord e i governativi al sud.

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