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Costituzione: 100 città in piazza per difenderla

(Keystone-ATS) Letture di articoli della Carta, cortei, sventolio di bandiere tricolori, flash mob, bambini con orecchie d’asino, canti: è il C-day, la mobilitazione “A difesa della Costituzione, se non ora quando?”, che oggi ha pacificamente invaso le piazze di cento città italiane con presidi anche all’estero. Un milione secondo gli organizzatori, 43 mila secondo le Questure, le persone che hanno manifestato. E

a Roma, dal palco di piazza del Popolo il procuratore aggiunto Antonino Ingroia ha definito “controriforma” quella della giustizia, attirandosi le critiche del Pdl. Ingroia ha sottolineato l’importanza di una presenza in piazza “così massiccia e impressionante” e riferendosi alla riforma voluta dal governo ha aggiunto: “se dovesse passare, avremmo uno stato di diritto azzoppato, sfigurato nei suoi principi fondamentali così come disegnati dai padri costituenti. Ciò che è veramente in gioco è l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, che non sarebbe garantita nel momento in cui il potere giudiziario venisse schiacciato da quello politico”.

Nessun commento alla sortita del magistrato da parte del premier Silvio Berlusconi, ma è eloquente l’attacco che è partito da esponenti politici a lui più vicini: da Fabrizio Cicchitto che ha parlato di “appropriazioni indebite” del giorno della Costituzione a Jole Santelli, secondo la quale “se Ingroia voleva porgere un esempio evidente del perché molti temono una magistratura politicizzata e di parte, temo che stasera l’abbia fatto”.

Nelle piazze italiane molti esponenti dell’opposizione, da Pierluigi Bersani ad Antonio Di Pietro, da Anna Finocchiaro a Nichi Vendola, da Giuseppe Fioroni a Fabio Granata. E proprio contro la presenza dell’ex ministro dell’istruzione Fioroni e del parlamentare del Fli Granata si sono scagliati gli studenti, criticandoli per “non essersi mai attivati per difendere l’istruzione pubblica”.

A Roma i ragazzi hanno sfilato dall’università “La Sapienza” fino a piazza del Popolo, dove hanno contestato l’iniziativa, sostenendo che molti degli interventi non hanno difeso la scuola e l’università, e poi si sono diretti verso il lungotevere che è rimasto bloccato. In un’altra zona della città, in via Ostiense, un gruppo di studenti ha tirato petardi tra le auto e contro una sede della Croce Rossa, imbrattando muri e versando secchi di vernice rossa in terra. A fine giornata, la Questura di Roma ha reso noto che 32 persone saranno denunciate.

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