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Covid-19: catena umana “anti-mascherine” a confine germano-svizzero

Una parte della catena umana formatasi ai bordi del Lago di Costanza KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Migliaia di oppositori alle misure di restrizione contro la pandemia hanno formato oggi una catena umana sulle rive del lago di Costanza, al confine germano-svizzero. La polizia era presente con un dispositivo imponente per timore di eventuali disordini.

Durante circa trenta minuti, i manifestanti si sono riuniti in modo pacifico ai bordi del lago a Costanza (Germania) e Kreuzlingen (TG). Erano collegati gli uni agli altri con sciarpe, pezzi di tessuto o corde e la catena umana si è estesa da ambo i lati della frontiera tra la Germania e la Svizzera, stando a giornalisti di Keystone-ATS sul posto.

Secondo la polizia, almeno un migliaio di partecipanti era presente nel settore di Costanza, ma la situazione è stata “molto calma”.

Gli organizzatori avevano previsto inizialmente la partecipazione di circa 15’000 persone e intendevano fare il giro del lago sino in Austria, cosa che – stando all’emittente televisiva n-tv – appariva “alquanto difficile”.

Erano annunciati 17 cortei o assembramenti per la giornata di oggi a Costanza, ma nel pomeriggio la polizia ha indicato che talune manifestazioni non si sono svolte o, forse a causa della pioggia, hanno riunito molti meno partecipanti del previsto.

Domani, altri dodici assembramenti sono annunciati nel centro della città tedesca, anche se, come ha sottolineato il Comune, una maggioranza non è legata al collettivo “anti-mascherine” ma intende esprimere la propria solidarietà in questi tempi di pandemia mondiale.

Anche per domani la polizia ha previsto “un importante dispiegamento” di forze dell’ordine per evitare eventuali disordini.

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