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Credit Suisse: a rischio 1600 posti di lavoro

(Keystone-ATS) Il piano di risparmi da 3,5 miliardi di franchi annunciato stamane da Credit Suisse potrebbe comportare la cancellazione di 1600 posti di lavoro in Svizzera e di 5000 nel mondo.

L’istituto intende trasferire impieghi da Londra verso siti economicamente più vantaggiosi e in Svizzera il taglio occupazionale dovrebbe estendersi sull’arco di tre anni.

Non sono comunque previsti licenziamenti. L’obiettivo è di riuscire a comprimere l’organico attraverso la normale fluttuazione del personale, ha detto stamane il CEO Tidjane Thiam nel corso di una conferenza stampa a Zurigo.

Thiam non ha specificato quali settori saranno colpiti, spiegando che all’interno della banca non sono ancora state fornite informazioni esaustive sulla manovra.

Anche a Londra Credit Suisse non sta pianificando licenziamenti, bensì trasferimenti. Nella capitale britannica Credit Suisse dà lavoro a 2400 persone, ma 1800 potrebbero anche lavorare altrove. Credit Suisse è intenzionata a spostare questi posti di lavoro in altri luoghi meno costosi, ha detto Thiam, che ha citato in particolare l’India.

Complessivamente l’istituto vuole comprimere entro il 2018 i costi di 3,5 miliardi di franchi all’anno: 0,8 miliardi con il programma di risparmi già in corso e 2,7 miliardi attraverso altre misure.

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