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Credit Suisse: la ripresa dell’economia svizzera prosegue

La ripresa dell'economia svizzera prosegue, secondo gli esperti di Credit Suisse. KEYSTONE/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo il crollo senza precedenti del primo semestre, l’economia svizzera sta vivendo una rapida ripresa iniziata dopo l’uscita dal confinamento.

Un ritorno del prodotto interno lordo (PIL) a livello di fine 2019 non è però atteso prima della fine del 2021, stimano gli economisti di Credit Suisse.

In occasione della pubblicazione odierna di “Monitor Svizzera” per il terzo trimestre, gli esperti della grande banca hanno confermato le proiezioni “relativamente ottimiste” di una contrazione del PIL del 4% per l’anno in corso, ma avverto con “il recupero sarà ora più stentato”.

Oltre a questo, secondo Credit Suisse, la debole dinamica economica dovrebbe portare l’immigrazione netta in Svizzera il prossimo anno ai livelli più bassi registrati dall’introduzione della piena libera circolazione delle persone nel giugno 2007.

Nonostante il lavoro ridotto, nei prossimi mesi il tasso di disoccupazione aumenterà. In concreto, gli economisti di Credit Suisse prevedono una crescita dall’attuale 3,3% a circa il 4,0% fino alla metà del 2021 (media nel 2020: 3,2%; 2021: 3,9%).

A frenare la ripresa sarà il fatto che il coronavirus continuerà ad avere effetti negativi sull’economia mondiale. Gli esperti della banca ritengono improbabile un altro lockdown totale. Tuttavia, sono dell’avviso che restrizioni temporanee e regionali alla mobilità continueranno a pesare sulla congiuntura.

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