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Crimini di guerra di Israele a Rafah, rapporto Amnesty

(Keystone-ATS) Israele potrebbe aver commesso crimini di guerra nell’attacco contro Rafah nell’agosto 2014. Lo indica un rapporto congiunto pubblicato oggi da Amnesty International e Forensic Architecture, un progetto di ricerca londinese.

“Elementi solidi indicano che le forze israeliane hanno commesso crimini di guerra nell’ambito dell’intenso bombardamento delle zone residenziali di Rafah, con lo scopo di impedire la cattura del tenente Hadar Goldin”, si legge nel rapporto. Si tratta di atti che dimostrano “un estremo disprezzo” per la vita dei civili.

Sono stati lanciati una serie di attacchi “sproporzionati e indiscriminati” sui quali non è stata condotta alcuna indagine indipendente, ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Nord Africa di Amnesty International.

“Questo rapporto presenta una urgente richiesta di giustizia di cui va tenuto conto. L’analisi combinata di centinaia di foto e video, come pure di immagini satellitari e di testimonianze dirette, dimostra che le forze israeliane hanno commesso gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. Atti che devono essere indagati”, si legge ancora nel rapporto.

“Attaccando ambulanze e ospedali, l’esercito israeliano ha dimostrato un enorme disprezzo per le leggi della guerra. Attaccare deliberatamente delle installazioni sanitarie e dei professionisti della salute costituisce un crimine di guerra”, ha dichiarato Philip Luther.Un anno dopo il conflitto le autorità israeliane non hanno condotto un’indagine credibile, indipendente e imparziale sulle violazioni del diritto internazionale umanitario.

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