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Crimini guerra: ex comandante ribelle Liberia arrestato in Svizzera

(Keystone-ATS) Un ex comandante ribelle liberiano è stato arrestato in Svizzera per presunti crimini di guerra: si sarebbe reso responsabile di massacri di civili durante la prima guerra civile in Liberia negli anni Novanta. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha confermato oggi un’informazione dell’agenzia stampa americana AP, stando alla quale si tratterebbe di Alieu Kosiah, ex comandante del Movimento unito di liberazione della Liberia per la democrazia (ULIMO).

Interpellata dall’ats, la Procura federale non conferma il nome, affermando che “non rivela, in generale, l’identità di persone coinvolte in un procedimento penale”, né conferma che l’arresto sia avvenuto a Berna già lo scorso novembre come scritto dall’AP. L’agenzia cita quali fonti delle sue informazioni il fratello dell’ex comandante Bangalee Kosiah e il responsabile di una organizzazione di liberiani che vivono in Svizzera.

In una mail all’ats, l’MPC “conferma che conduce dalla fine di agosto 2014 una istruttoria penale per il sospetto di crimini di guerra contro un cittadino liberiano residente da diversi anni in Svizzera e attualmente in detenzione preventiva”. L’uomo – prosegue la Procura federale – è sospettato, in quanto ex comandante del gruppo armato ULIMO, “di aver commesso egli stesso o dato l’ordine alle sue truppe di commettere in particolare assassini di civili, uno stupro e atti miranti a ridurre la popolazione in schiavitù e a terrorizzarla durante gli anni dal 1993 al 1995 corrispondenti alla prima guerra civile che ha conosciuto la Liberia”.

L’MPC precisa di essersi mosso a seguito di una denuncia penale “depositata da vittime rappresentate, tra gli altri, dall’associazione ginevrina Civitas Maxima”.

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