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Crollo Pil in Svizzera meno marcato che in tanti altri paesi

Andrà meglio del previsto? KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Il crollo del prodotto interno lordo (Pil) svizzero calcolato sull’arco del primo semestre – meno 10,5% in rapporto alla situazione del quarto trimestre 2019, cioè prima della pandemia – è sì di proporzioni storiche, ma inferiore a quello osservato in altri paesi.

Particolarmente colpiti dalle conseguenze del Covid-19 sono stati Spagna (-22,7%), Regno Unito (-22,1%), Francia (-18,9%) e Italia (-17,1%). Un po’ meglio se la sono cavata altri due paesi confinanti, Austria (-12,9%) e Germania (-11,5%). Per l’intera Eurozona la diminuzione è del 15,2%.

Meglio è andata in paesi del nord quali Danimarca (-9,2%), Svezia (-8,5%) e Finlandia (-5,0%), mentre il dato degli Usa (-10,6%) è in linea con quello elvetico.

In Cina, dove si presume abbia avuto origine l’epidemia di coronavirus, l’economia si è ripresa molto rapidamente: al -10,1% nel primo trimestre è seguito un +11,7% nel secondo, per cui nel semestre si è registrata una leggera crescita, pari allo 0,4%.

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