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CSt: imposizione multinazionali, approvato accordo trasparenza

Le multinazionali con sede in Svizzera dovranno essere più trasparenti in materia fiscale dal 2018. Il Consiglio degli Stati si è allineato oggi al Nazionale approvando un Accordo multilaterale in tal senso (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) Le multinazionali con sede in Svizzera dovranno essere più trasparenti in materia fiscale dal 2018.

Il Consiglio degli Stati si è allineato oggi al Nazionale approvando l’Accordo multilaterale sul cosiddetto “scambio di rendicontazioni Paese per Paese”, ma riducendo l’ammontare delle sanzioni. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.

Con tale accordo internazionale, la Svizzera fissa uno standard minimo con gli Stati del G20 e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa (OCSE) per contrastare l’erosione dell’imponibile e il trasferimento degli utili (“Base Erosion and Profit Shifting”, BEPS). Il progetto mira infatti a stabilire un quadro uniforme per lo scambio di dichiarazioni Paese per Paese riguardanti le imprese (ricavi, utili e imposte pagate) con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro. Secondo una prima stima, dovrebbero essere interessati circa 200 gruppi con sede in Svizzera.

Se il progetto sarà approvato nelle votazioni finali e non vi sarà un referendum, le basi legali potrebbero entrare in vigore alla fine del 2017. In tal modo le imprese multinazionali in Svizzera dovranno allestire la dichiarazione Paese per Paese per la prima volta nel 2018.

Sanzioni al ribasso

I due rami del Parlamento si erano già accordati su alcuni punti del progetto: avevano per esempio stralciato la disposizione che prevede una sanzione penale di 100’000 franchi al massimo per chi fornisce, per negligenza, informazioni inesatte o incomplete. Per la maggioranza, un errore “può essere commesso molto facilmente”.

Allineandosi alla Camera del popolo, oggi quella dei cantoni ha pure accettato che l’ammontare massimo della multa in caso di comportamento intenzionale andrebbe abbassato da 250’000 a 100’000 franchi. Inoltre, in caso di inosservanza del termine di ricevimento della rendicontazione Paese per Paese verrà introdotto un tetto massimo di 50’000 franchi alla sanzione amministrativa di 200 franchi per ogni giorno di ritardo.

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