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CSt: introdurre possibilità di “riscatto” nel Terzo pilastro

Erich Ettlin KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) Chi non ha versato affatto, o solo in parte, contributi al terzo pilastro (3a) deve poterlo fare successivamente. È quanto ritiene il Consiglio degli Stati che ha approvato – con 20 voti contro 13 e una astensione – una mozione in materia di Erich Ettlin (PPD/OW).

Oltre 3 milioni di lavoratori hanno un conto del pilastro 3a presso una banca o un’assicurazione. Soltanto un terzo di essi riesce a però versare l’importo massimo di 6826 franchi. Il problema concerne soprattutto gli indipendenti e chi non aveva un conto negli anni di gioventù, ha sottolineato Ettlin.

Per l’obvaldese, il “riscatto 3a” dovrebbe essere possibile solo ogni cinque anni. Il suo importo non potrebbe inoltre superare la deduzione prevista per gli indipendenti (attualmente 34’128 franchi). A questa somma andrebbero poi sottratti i prelievi anticipati effettuati per l’acquisto di una abitazione.

Il Consiglio federale, appoggiato dalla sinistra, era contrario: solo il 13% dei contribuenti riesce a versare l’importo massimo deducibile, ha ricordato il ministro dell’interno Alain Berset. L’introduzione di un “riscatto 3a” privilegerebbe dunque unicamente le persone con redditi elevati.

Il Nazionale deve ancora esprimersi.

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