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CSt: libera circolazione, “sì” condizionato per Croazia

Il Palazzo federale a Berna. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) “Sì” all’estensione alla Croazia dell’accordo sulla libera circolazione delle persone, ma a condizione che Berna e Bruxelles trovino una soluzione volta a controllare l’immigrazione.

Lo ha deciso oggi Consiglio degli Stati che ha approvato per 40 voti a 3 la ratifica del protocollo aggiuntivo in materia, firmato dalla Svizzera a Bruxelles all’inizio di marzo. Il dossier ritorna alla Camera del popolo.

Rispetto agli Stati infatti, il Nazionale non ha posto nero su bianco alcuna condizione alla ratifica del protocollo. I “senatori”, invece, hanno voluto completare il decreto presentato dal Governo indicando chiaramente che quest’ultimo potrà ratificare l’intesa solo dopo che sarà stata trovata una soluzione con l’Ue per gestire l’immigrazione senza infrangere la Costituzione svizzera.

Secondo il plenum, infatti, il protocollo deve essere considerato come un nuovo trattato internazionale e non come un prolungamento dell’accordo esistente sulla libera circolazione delle persone. L’iniziativa UDC prevede proprio il divieto di ratificare nuovi trattati in assenza di un’intesa con Bruxelles sull’immigrazione.

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