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CSt: pesticidi, migliorare protezione acque ma “no” a iniziative

Christian Levrat KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Occorre ridurre significativamente i rischi legati ai prodotti fitosanitari. Lo ha deciso il Consiglio degli Stati approvando, con 36 voti contro 3, una revisione legislativa in materia. Bocciate invece due iniziative popolari che chiedono il divieto dei pesticidi.

La riforma legislativa oggi in discussione ha lo scopo di regolamentare in modo più severo l’uso dei pesticidi e ridurre considerevolmente i rischi per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente, ha spiegato il relatore commissionale Christian Levrat (PS/FR).

La commissione propone di agire su tre assi: il primo punta a ridurre il consumo di pesticidi. L’obiettivo è tagliare i rischi del 50% entro il 2027. Il secondo asse concerne la protezione delle acque. In futuro, potranno inoltre essere utilizzati solo prodotti fitosanitari il cui impiego nelle acque sotterranee non comporti concentrazioni eccessive di principi attivi e prodotti di degradazione nel settore d’alimentazione delle captazioni dell’acqua potabile. In terzo luogo, la riforma mira anche a ridurre le eccedenze di fertilizzanti, in particolare azoto e fosforo.

Queste modifiche legislative, ha affermato il consigliere federale Guy Parmelin, “inviano un chiaro segnale ai cittadini dicendogli che le loro preoccupazioni vengono prese sul serio e che saranno applicate in modo sopportabile, concreto e praticabile, anche per l’agricoltura”. Le due iniziative popolari “Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici (Iniziativa sull’acqua potabile)” e “Per una Svizzera senza pesticidi sintetici” vanno invece bocciate, ha sostenuto Parmelin.

Le due proposte di modifica costituzionale sono infatti troppo radicali: l’accettazione delle iniziative avrebbe “conseguenze drastiche per l’agricoltura svizzera e per la sicurezza alimentare del nostro Paese”, ha affermato Parmelin.

Una minoranza ha invece chiesto l’approvazione delle iniziative ritenendo la situazione attuale, e la legge proposta per porvi rimedio, assolutamente insufficiente. “Nei campi e nei fiumi stiamo seminando la morte”, ha affermato Céline Vara (Verdi/NE) denunciando l’enorme perdita di biodiversità. La neocastellana ha ricordato come i pesticidi finiscono negli organismi viventi, umani compresi.

Al voto, le due iniziative sono però state respinte con rispettivamente 29 voti contro 8 e 4 astensioni e 28 voti contro 9 e 4 astenuti. Dato che anche il Nazionale le ha rifiutate, saranno sottoposte a popolo e cantoni con raccomandazione di bocciarle. La Legge federale sulla riduzione dei rischi associati all’uso di pesticidi – che formalmente non costituisce un controprogetto – passa invece ora al vaglio del Consiglio nazionale.

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