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CSt: San Gottardo, 60km/h in galleria non aumentano sicurezza

(Keystone-ATS) Ridurre la velocità da 80 a 60 km/h nel tunnel autostradale del San Gottardo rischia di incrementare, piuttosto che diminuire, il rischio di incidenti. È quanto pensa il Consiglio degli Stati che ha respinto per 22 voti a 13 una mozione di Géraldine Savary (PS/VD).

La “senatrice” – nella mozione – chiedeva anche di realizzare un portale termico all’imbocco nord della Galleria, sull’esempio di quanto fatto a Airolo.

Esprimendosi su quest’ultimo aspetto della mozione, la consigliera federale Doris Leuthard ha ripetuto quanto già indicato dal Consiglio federale nella sua risposta scritta, ossia che l’installazione di un portale termico a Göschenen è previsto verosimilmente nel 2016, in ragione anche delle esperienze positive raccolte a Sud del tunnel.

Quanto alla riduzione della velocità, Leuthard ha spiegato la brevità della risposta col fatto che si tratta di un argomento sul quale il suo dipartimento è stato più volte chiamato ad esprimersi per ribadire alla fine le stesse conclusioni, ossia che una velocità di 80km/h consente la transitabilità in sicurezza.

Citando studi svolti sia a livello europeo che nazionale, la consigliera federale ha sostenuto che una diminuzione della velocità massima consentita rischia di avere effetti negativi sul livello di concentrazione dei conducenti; il pericolo di invadere la corsia di contromano aumenterebbe. “Il rischio di incidenti cresce anche perché il veicolo, viaggiando più adagio, rimane più a lungo nel tunnel”, ha aggiunto Leuthard.

La ministra dei trasporti ha poi puntualizzato che gli 80km/h in galleria rappresentano un limite standard, applicato in molti altri trafori del genere in Svizzera. Tale limite può già venire abbassato in caso di problemi.

Prima del voto finale sul suo atto parlamentare, scontenta della risposta del Governo soprattutto per quanto attiene ai limiti di velocità, la “senatrice” vodese ha tentato di ottenere l’invio in commissione della sua proposta per un’analisi approfondita delle sue proposte. In fondo, ha argomentato, un eventuale raddoppio non sarà effettivo fino al 2030 e quindi un esame meno superficiale sulla sicurezza s’impone. La sua mozione d’ordine è tuttavia stata respinta, anche se di misura (19 voti a 18).

Sicurezza Gottardo, raddoppio unica soluzione

Filippo Lombardi (PPD/TI) ha giudicato un rinvio in commissione un tentativo di sviare l’attenzione dall’unica vera soluzione per risolvere il problema della sicurezza al Gottardo, ossia la costruzione di una seconda canna, così come deciso dal Parlamento.

La proposta di abbassare il limite di velocità è un modo per mettersi la coscienza a posto, ha aggiunto il “senatore” ticinese, secondo cui un limite di velocità inferiore potrebbe esacerbare i problemi di sicurezza piuttosto che mitigarli.

Géraldine Savary ha replicato di avere la coscienza a posto e messo in dubbio le conclusioni di Lombardi in merito al rapporto velocità/sicurezza. “Se una riduzione del limite per i camion ha avuto conseguenze positive, perché ciò non dovrebbe essere vero anche per le automobili?, si è chiesta Savary. Da qui la richiesta di un approfondimento, rinviata tuttavia al mittente.

Intervenendo sul problema della sicurezza, Doris Leuthard ha puntualizzato che lo standard europeo per le gallerie prevede due corsie separate, anche per quanto attiene ai convogli ferroviari. Un raddoppio al San Gottardo sarebbe quindi benvenuto, popolo permettendo. Il referendum sulla legge è infatti riuscito: si voterà l’anno prossimo.

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