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CSt: strade, interventi di protezione fonica anche dopo il 2018

(Keystone-ATS) I progetti di risanamenti acustici delle strade vanno sussidiati dalla Confederazione anche se la loro realizzazione dovesse avvenire soltanto dopo il 2018, termine iscritto nell’Ordinanza contro l’inquinamento fonico (OIF).

È quanto prevede una mozione del “senatore” Filippo Lombardi (PPD) approvata oggi con 29 voti contro 5 dal Consiglio degli Stati.

Per il ticinese è evidente che molti cantoni, città e comuni non riusciranno a realizzare entro i termini previsti le misure di protezione fonica previste dalla legge. Le cause sono molteplici ma spesso riguardano aspetti pratici (capacità di pianificazione) e legali (ricorsi) su cui le autorità hanno un’influenza limitata.

In questo modo si potrebbe anche evitare il caso in cui partner di progetti si trovano a dover rimborsare sussidi federali a causa di progetti già approvati ma bloccati da un ricorso. La modifica chiesta non richiede inoltre alcuna revisione legislativa, ha sottolineato Lombardi.

Per la consigliera federale Doris Leuthard, le misure contro il rumore stradale attuate finora non sono tuttavia abbastanza efficaci. Continuare a seguire la prassi attuale, prorogando di conseguenza i termini di risanamento, non garantisce la protezione della popolazione entro un termine ragionevole.

Finora, investendo 172 milioni di franchi, sono state protette 95’000 persone dal livello sonoro eccessivo causato dal rumore stradale. Quelle ancora esposte a immissioni sonore nocive o moleste sono però ancora 1,6 milioni. Non è quindi prorogando i sussidi oltre il 2018 che si raggiungeranno gli obiettivi prefissati, ha sostenuto, invano, Doris Leuthard.

L’atto parlamentare va ora al Consiglio nazionale.

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