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CSt: vigilanza sulle fondazioni non deve essere esternalizzata

Il consigliere federale Alain Berset KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) L’Autorità federale di vigilanza sulle fondazioni (AFV) non deve essere esternalizzata e trasformata in un istituto di diritto pubblico separato. Il Consiglio degli Stati ha bocciato oggi – con 31 voti contro 8 e 4 astensioni – questa proposta.

La norma era contenuta nel messaggio governativo riguardante la legge federale sul programma di stabilizzazione 2017–2019. Il dossier passa ora al Nazionale.

Il Consiglio federale aveva sottoposto alle Camere il progetto di scorporo dell’AFV nel programma di stabilizzazione. Puntava così a ridurre di circa 650’000 franchi le uscite annue della Confederazione. Tale decisione non dovrebbe essere presa in questo ambito, ha sottolineato Fabio Abate (PLR/TI) a nome della commissione.

La maggioranza dei “senatori” non esclude la necessità di legiferare, ma diverse questioni devono essere chiarite, in particolare sui mezzi finanziari, gli emolumenti presso le fondazioni e la necessità di nuovi effettivi per sorvegliare un numero sempre maggiore di donazioni.

Occorrerebbe inoltre modificare il Codice civile e la competenza dei Comuni in materia, ciò che necessiterebbe una procedura di consultazione, ha aggiunto Robert Cramer (Verdi/GE).

Secondo la maggioranza, un eventuale progetto legislativo dovrebbe inoltre essere presentato solo quando ci sarà una visione globale. La proposta del Consiglio federale invece tratta unicamente l’aspetto dell’organizzazione della vigilanza sulle fondazioni.

Dal canto suo, una minoranza capeggiata da Christian Levrat (PS/FR) era favorevole a entrare in materia sull’oggetto per consentire un esame di dettaglio. La questione ritornerà ben presto sul tavolo, ha avvertito il consigliere federale Alain Berset. Lo scopo principale non è realizzare risparmi ma assicurare l’indipendenza dell’autorità di vigilanza nonché il suo autofinanziamento, ha sottolineato invano il ministro socialista.

A suo avviso, non occorre un’ampia consultazione e non sussistono molte altre strade rispetto a quella proposta dal Consiglio federale. Ma la Camera dei cantoni non ha seguito le raccomandazioni di Berset e ha bocciato l’entrata nel merito.

Rimane tuttavia aperta la questione dell’aumento esponenziale delle fondazioni, che dispongono di un patrimonio di oltre 100 miliardi: con una crescita effettiva annua del loro numero di circa 140 unità, negli ultimi anni la mole di lavoro dell’AVF è aumentata costantemente.

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