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Dal primo luglio omosessuali maschi potranno donare sangue

Anche gli omosessuali maschi potranno donare il sangue, ma a precise condizioni KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) Dal primo luglio 2017, agli omosessuali maschi non sarà più sistematicamente vietato donare il sangue. Swissmedic ha approvato una richiesta in tal senso inoltrata l’estate scorsa dall’organizzazione Trasfusione CRS Svizzera.

L’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) ha posto tuttavia alcune condizioni. In primis, la popolazione omosessuale maschile interessata non dovrà aver avuto rapporti sessuali con uomini durante gli ultimi dodici mesi. Inoltre, viene richiesta una sorveglianza permanente della nuova valutazione dei rischi. Infine, annualmente dovrà essere realizzato un rapporto sugli effetti di queste nuove misure.

Trasfusione CRS Svizzera (istituzione facente capo alla Croce Rossa svizzera/CRS che con i Servizi trasfusionali regionali garantisce l’approvvigionamento di sangue nella Confederazione) ha accolto favorevolmente la decisione di Swissmedic, anche se la ritiene “lungi dall’essere perfetta”. A suo avviso, si tratta di una “soluzione provvisoria”, poiché parecchi omosessuali rimangono esclusi dalla possibilità di donare il sangue.

Finora il divieto, indipendentemente dal comportamento sessuale degli omosessuali, era giustificato con il rischio di trasmissione di agenti patogeni come i virus dell’immunodeficienza umana (HIV, responsabile dell’Aids) e dell’epatite B e C.

Per Trasfusione CRS Svizzera, una tale esclusione totale, peraltro considerata discriminatoria dalle organizzazioni che difendono gli interessi degli omosessuali, non si giustifica. Il divieto di donare sangue dovrebbe invece essere associato a criteri oggettivi di rischio.

Trasfusione CRS rinuncia del resto a utilizzare i termini gay od omosessuale preferendo l’acronimo MSM (dall’inglese men who have sex with men, ossia uomini che hanno rapporti sessuali con uomini), che comprende ad esempio anche gli uomini bisessuali ed esclude invece gli omosessuali che praticano l’assoluta astinenza sessuale.

Il Consiglio federale lo scorso autunno aveva mostrato disponibilità nei confronti di un allentamento delle regole di sicurezza, ma aveva ricordato che i garanti della qualità sono i dodici Servizi trasfusionali regionali in cui è suddivisa la Svizzera.

Approvvigionamento minacciato

Il consumo di emoprodotti ha registrato un ulteriore calo del 3% nel 2016 negli ospedali svizzeri. Si conferma quindi la tendenza osservata in questi ultimi anni: dal 2013, la diminuzione cumulata è stata di circa il 20%, precisa ancora Trasfusione CRS Svizzera.

Ma l’epidemia di influenza attuale, più virulenta e precoce rispetto all’anno scorso, ostacola l’approvvigionamento, in particolare di sangue con fattore rhesus negativo. Sebbene le scorte siano per il momento sufficienti, la situazione rimane tesa. Trasfusione CRS Svizzera prevede di lanciare prossimamente una nuova campagna nazionale per le donazioni di sangue.

Cellule staminali del sangue

Tra le notizie positive del 2016, nel settore delle cellule staminali del sangue si registravano 103’000 donatori potenziali. Si tratta di un aumento del 31% rispetto all’anno precedente.

Queste cifre mostrano che il cambiamento di strategia introdotto alcuni anni fa nel reclutamento di donatori di cellule staminali del sangue ha dato buoni risultati, commenta Trasfusione CRS Svizzera

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