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DDPS: Maurer, inchiesta amministrativa su processi d’acquisto

(Keystone-ATS) BERNA – Il consigliere federale Ueli Maurer ha deciso di avviare un’inchiesta amministrativa in seno al Dipartimento della difesa (DDPS), che riguarderà in particolare l’acquisto del sistema d’informazione e di condotta delle Forze terrestri (FIS FT). L’indagine deve servire a trarre insegnamenti per il futuro.
Nell’acquisto del sistema vi sono state irregolarità, ha dichiarato oggi Maurer davanti ai media a Berna. L’inchiesta non è rivolta contro singole persone, ma deve esaminare il processo di acquisizione del FIS FT, statuendo una verifica valida anche per altre forniture. Un problema già noto è che non vi è una sola persona responsabile dalla A alla Z di un acquisto, ha spiegato il consigliere federale.
Il FIS FT, costato 700 milioni di franchi, è stato l’acquisizione più grossa che l’esercito abbia mai compiuto. Il sistema dovrebbe permettere in futuro di condurre battaglie seduti davanti al computer. Era stato acquistato nel 2006/07 dall’allora capo del DDPS Samuel Schmid.
Il sistema è stato comprato senza avere un piano di impiego, ha detto Maurer. È entrato nel programma d’armamento dopo che i vertici dell’esercito hanno rinunciato all’ultimo momento ad altri acquisti. Anche il parlamento non ha prestato attenzione e approvato i relativi programmi d’armamento.
Quanto allo stato dell’esercito, il ministro ritiene che non si trova più nelle cure intensive di un ospedale: “ha potuto cambiare reparto di degenza”. Nelle visite alle truppe egli incontra soldati “altamente motivati” che forniscono buone prestazioni.
Maurer vede possibilità di risparmio tra l’altro nei contratti con specialisti esterni. Dopo che in estate sono emerse irregolarità, egli ha deciso di far esaminare tutti i contratti in corso per servizi di terzi. Egli non esclude casi di nepotismo.
Difatti sono stati conclusi non pochi contratti da 49’500 franchi, quindi appena sotto la soglia che richiede un concorso pubblico. Su altri contratti mancava la seconda firma obbligatoria, ha spiegato. “In futuro ogni mandato dovrà passare dalla mia scrivania.”
Ma esistono anche mandati inutili. Una società tedesca è ad esempio stata incaricata di accompagnare l’applicazione del rapporto sulla politica di sicurezza. Ma anche in questo caso Maurer non vuole attribuire la responsabilità a singole persone: “abbiamo bisogno di una cambiamento di mentalità”.

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