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Deduzioni fiscali figli: sinistra contro “bonus per ricchi”

Il vicepresidente del PS Beat Jans durante l'odierna conferenza stampa. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) PS e Verdi hanno lanciato oggi la campagna in vista della votazione del 27 settembre sull’aumento delle deduzioni fiscali per i figli.

La riforma, adottata dal Parlamento durante la scorsa sessione autunnale, è stata combattuta con un referendum riuscito dalla sinistra, che parla di bonus regalo per le famiglie ricche.

La modifica della legge sull’imposta federale diretta voleva originariamente solo permettere maggiori deduzioni per le spese di custodia dei figli al di fuori della famiglia, portando il tetto massimo da 10’100 a 25’000 franchi. “Si tratta di un progetto che incoraggia le madri a tornare al lavoro”, ha sottolineato il vicepresidente del PS Beat Jans in conferenza stampa.

Tuttavia, PLR, PPD e UDC sono andati oltre. Hanno infatti incluso nella riforma del Consiglio federale un aumento della deduzione per tutti i minorenni da 6500 a 10’000 franchi sul reddito imponibile. Una manovra che la sinistra giudica come una pubblicità ingannevole, inutile per migliorare la compatibilità tra vita famigliare e professionale.

Stando a socialisti ed ecologisti, ciò non ha niente a che vedere con la custodia dei figli da parte di terzi e causerebbe massicce perdite fiscali. Esse sarebbero nell’ordine di 370 milioni di franchi, di cui 80 a carico dei Cantoni. Inaccettabile per la sinistra, che parla di vero e proprio inganno fiscale a discapito della classe media.

Circa il 45% delle famiglie con bambini non paga l’imposta federale diretta perché non guadagna abbastanza e non trarrebbe alcun beneficio dalla misura firmata dalla destra. Per un’economia domestica con due figli e un reddito lordo di 110’000 franchi, il progetto non ha alcun effetto se entrambi i genitori lavorano, ha fatto notare il consigliere nazionale Pierre-Yves Maillard (PS/VD).

Ad approfittare della riforma, secondo la sinistra, sarebbero solo i nuclei benestanti, ovvero il 6%. La destra viene accusata di condurre una politica clientelare, pensata per favorire chi ha meno bisogno, e di promuovere un modello famigliare vetusto, che non corrisponde alla realtà.

L’alleanza rossa evidenzia a tal proposito il fatto che alla deduzione massima (910 franchi) prevista dal progetto potrebbe ambire solo una coppia sposata in cui un solo membro lavora. Se entrambi sono occupati professionalmente, la riduzione nella migliore delle ipotesi sarà di 630 franchi. Per chi non è convolato a nozze, non si va oltre i 260 franchi.

Una politica famigliare efficace non si fa tramite agevolazioni fiscali, ha detto la consigliera nazionale socialista Tamara Funiciello. Le vere preoccupazioni sono altre – i premi di cassa malati, l’affitto, gli asili nido – e bisogna cominciare da queste, invece che buttare i soldi dalla finestra, ha aggiunto la bernese.

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