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Depositata iniziativa contro forfait fiscali

(Keystone-ATS) L’iniziativa per l’abolizione dei forfait fiscali è stata depositata oggi alla Cancelleria federale a Berna. Stando ai promotori, sarebbero state raccolte 120’000 firme, di cui 103’000 già convalidate dai Comuni.

Gli iniziativisti affermano di essere riusciti a riunire dietro al testo un vero e proprio “fronte di sinistra”, composto da organizzazioni di estrema sinistra alle quali si è aggiunto il sostegno dei Verdi, del Partito socialista, dell’Unione sindacale svizzera e di UNIA, che hanno contribuito raccogliendo 45’000 firme.

L’iniziativa “Basta ai privilegi fiscali dei milionari (Abolizione dell’imposizione forfettaria)” mira a sopprimere una “vergognosa disparità di trattamento” che permette a circa 5000 ricchi stranieri senza attività lucrativa in Svizzera di beneficiare di vantaggi fiscali, spiegano i promotori.

Questo “privilegio” – introdotto nel 1862 dal canton Vaud – è “in flagrante contraddizione con l’esigenza costituzionale che stipula che tutti devono pagare tasse in funzione delle proprie capacità economiche”, aggiungono gli iniziativisti. A loro avviso, l’imposizione forfettaria viola anche l’uguaglianza dei diritti e alimenta “una concorrenza malsana fra cantoni”.

Cinque di loro hanno finora abolito i forfait fiscali per ricchi stranieri: Zurigo nel 2009, Sciaffusa nel 2011, Appenzello Esterno, Basilea Città e Basilea Campagna quest’anno. San Gallo, Turgovia, Lucerna e, in settembre, Berna, hanno da parte loro inasprito le condizioni di concessione. Il sistema è attualmente sfruttato soprattutto in Romandia: Vaud lo applica con 1400 ricchi stranieri, il Vallese con oltre 1100, Ginevra con 690 e Neuchâtel con 28.

Durante la Sessione autunnale, le Camere federali hanno rifiutato di sopprimere questa pratica, ma hanno inasprito le disposizioni che la riguardano. In futuro la spesa minima presa in considerazione nell’ambito dell’imposta cantonale e federale ammonterà a sette volte la pigione o il valore locativo dell’alloggio, al posto delle cinque attuali.

Per gli stranieri che soggiornano in albergo, la tariffa dovrebbe corrispondere a tre volte il prezzo della pensione per vitto e alloggio (due volte attualmente). Per l’imposta federale diretta (IFD), il reddito minimo imponibile dovrebbe essere di 400’000 franchi. I cantoni potrebbero stabilire un importo minimo a loro scelta.

I cantoni hanno due anni per adeguare la propria legislazione. Il termine transitorio per l’entrata in vigore della nuova legge è stato fissato a cinque anni.

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