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Dietro front dell’Ungheria sulla sospensione delle regole Ue

(Keystone-ATS) Dietro front dell’Ungheria sulla sospensione dell’applicazione del cosiddetto Regolamento Dublino.

Esso prevede che il Paese debba accogliere i richiedenti asilo che hanno fatto ingresso in Europa attraverso il Paese e che poi abbiano viaggiato in altri Stati membri.

Il ministero degli Esteri di Budapest ha fatto sapere che il capo della diplomazia ungherese, Peter Szijjarto, “ha informato la controparte austriaca che l’Ungheria non sospende nessuna norma dell’Unione europea”.

Il governo ha detto di avere semplicemente chiesto un periodo di esenzione dagli altri Stati membri dell’Ue per poter affrontare le decine di migliaia di profughi che arrivano nel Paese.

Ieri, il premier ungherese, Viktor Orban, aveva colto di sorpresa Bruxelles annunciando di chiamarsi fuori dal regolamento di Dublino per “motivi tecnici”. Proprio la scorsa settimana il governo nazionalista aveva annunciato un piano per la costruzione di un muro lungo il confine con la Serbia per impedire l’accesso di migrati illegali.

La decisione è stata confermata oggi dal ministro degli Esteri Peter Szijjarto. “Andremo avanti con la costruzione di una barriera di sicurezza provvisoria lungo quelle parti del confine dove non è possibile prevenire in modo efficiente l’immigrazione illegale”, ha detto il ministro. La barriera avrà un costo di quasi 21 milioni di euro.

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