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Dipendenze Svizzera chiede una migliore politica di prevenzione

(Keystone-ATS) In Svizzera, una persona su quattro fuma e più di una su cinque abusa di alcolici. Inoltre, il 3% della popolazione ha fatto uso di cannabis nel corso dell’ultimo mese.

Secondo un’analisi divulgata oggi da Dipendenze Svizzera, si tratta di dati stabili rispetto al passato, che mettono in risalto una scarsa volontà politica in materia di prevenzione.

Il “Panorama delle dipendenze 2016”, rivela che ogni anno le assuefazioni causano più di 11’000 decessi, oltre a costi attorno ai 10 miliardi di franchi. Nel suo comunicato odierno, Dipendenze Svizzera afferma che la responsabilità di questo problema va ben oltre i singoli individui e incombe su Stato ed economia.

Lo studio passa in rassegna la situazione nel settore degli alcolici, del tabacco, delle droghe illegali, del gioco d’azzardo e, novità assoluta, dell’uso di Internet.

Le morti legate al tabacco sono 9’500 ogni anno, cifra in leggero aumento coerentemente con l’incremento dei fumatori che si è registrato nel corso degli ultimi decenni. Il consumo di alcolici è invece in costante – seppur lieve – calo. La sua ripartizione è squilibrata: l’11% della popolazione adulta beve la metà della quantità totale. Si stima che circa 250’000 persone siano dipendenti dall’alcol: ogni cinque o sei ore, una muore a causa di ciò.

La cannabis resta dal canto suo nettamente la sostanza illegale più utilizzata, soprattutto nella fascia di età fra i 15 e i 34 anni, gruppo nel quale un individuo su quattordici ne fa uso. Poco più dell’1% degli svizzeri gioca invece in maniera considerata patologica o quantomeno problematica.

Tra i più giovani, le tendenze sono contrastanti. L’inchiesta mostra infatti che gli adolescenti fino ai 15 anni il consumo di alcol, tabacco e cannabis è in diminuzione, mentre tra quelli della fascia successiva (15-19), gli abusi sono in crescita. Trend simili sono stati evidenziati di recente anche all’estero, in paesi quali Francia e Stati Uniti. I quindicenni svizzeri passano inoltre più di tre ore al giorno del loro tempo libero davanti al computer, alla televisione, al cellulare o ai videogiochi.

Dipendenze Svizzera sottolinea che i dibattiti in programma quest’anno a proposito della revisione della legge sul tabacco saranno l’occasione per il Parlamento di rimediare alla carenza di prevenzione, rimettendo al centro la salute e non il consumo. La fondazione ricorda che gli ultimi sondaggi rivelano il sostegno da parte della popolazione al divieto di pubblicizzare il tabacco e all’istituzione di misure contro la vendita di alcol a buon mercato.

La discussione resta aperta anche sulla cannabis. Per Dipendenze Svizzera è importante analizzare i diversi casi esistenti di legalizzazione e regolamentazione del mercato di questa droga leggera (come l’Uruguay o alcuni Stati americani), per evitare di adottare un modello commerciale come quello di alcol e fumo.

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