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Dividendi, molte aziende continuano a versarli malgrado coronavirus

Swatch ha tagliato, ma non ha cancellato. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il coronavirus rende meno intensa la pioggia di dividendi per gli investitori, ma è lungi dall’arrestare il flusso.

Per il momento 23 delle 214 aziende quotate nell’indice di borsa elvetico SPI hanno rinunciato e remunerare gli azionisti per l’esercizio 2019, contrariamente a quanto avevano fatto l’anno prima

A queste vanno poi aggiunte ulteriori circa 50 imprese che non avevano già versato il compenso per il 2018 o che sono già abituate a non farlo, emerge da un calcolo effettuato dall’agenzia finanziaria Awp. Il numero complessivo potrebbe peraltro ulteriormente aumentare.

Fra i gruppi che hanno stralciato il dividendo possono essere citati Aevis Victoria (alberghi e cliniche), Kühne+Nagel (logistica), Dufry (commercio esentasse), Valora (chioschi), APG/SGA (pubblicità) e KTM (moto). Vi sono poi cinque società che hanno ridotto il versamento inizialmente previsto: fra queste Swatch, che ha operato un taglio del 30%.

Nel raffronto internazionale la quota di imprese che smette di remunerare gli azionisti rimane comunque bassa. Lo hanno fatto ad esempio i due terzi delle banche europee, mentre in Svizzera molti istituti hanno già mandato i pagamenti o si apprestano a farlo (UBS e Credit Suisse lo faranno in due fasi).

Non sono mancate peraltro le critiche, a livello politico, mosse ad aziende quali Georg Fischer, Adecco o TX Group, che hanno continuano a retribuire gli azionisti ma che nel contempo approfittano del lavoro ridotto. Vi è che pensa che le due cose non possano andare insieme e si è quindi rivolto al Consiglio federale affinché operi una stretta.

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