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Domani giornata contro la pena di morte, Svizzera vuole dialogo

(Keystone-ATS) Domani si celebra la 13esima Giornata mondiale contro la pena di morte. L’obiettivo dichiarato è di sradicare la pena capitale a livello mondiale entro il 2025, ha affermato il consigliere federale Didier Burkhalter in occasione di questa ricorrenza.

“Sono sempre scosso quando penso che sia possibile decidere sulla morte di una persona”, ha affermato il ministro degli esteri citato in una nota odierna. Burkhalter ha lanciato un appello, assieme a 17 omologhi, per l’abolizione della pena di morte. Non c’è più spazio per tali sentenze nel 21esimo secolo, si legge in un documento congiunto. I moderni sistemi di giustizia devono andare oltre la pura punizione. Inoltre, l’effetto deterrente della pena capitale non è provato.

Secondo dati del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), 103 Stati hanno abolito la pena di morte. In 60 Paesi questa esiste ancora, ma non viene applicata da oltre dieci anni. Sono invece 38 i Paesi in cui è ancora utilizzata. Fra questi vi sono Iran, Arabia Saudita, Pakistan, Cina ma anche Stati Uniti e Giappone.

La Svizzera si attiva da tempo per arrivare all’abolizione della sentenza capitale. Per raggiungere lo scopo, punta sul dialogo. In particolare con avvocati elvetici che fanno consulenza a quelli del posto, ha spiegato ai media Nicole Wyrsch del DFAE.

La Svizzera, per quel che riguarda la giustizia civile, ha abolito la pena di morte nel 1942, mentre a livello di giustizia militare si è dovuto attendere il 1992.

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