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Dopo la Cina anche il Giappone compra bond europei

(Keystone-ATS) TOKYO – Dopo la Cina anche il Giappone corre in soccorso di Eurolandia, annunciando di voler acquistare bond per aiutare la stabilizzazione di un’area strategica per il proprio interscambio commerciale dove alcuni Paesi sono alle prese con la crisi del debito sovrano.
Nell’immediato, Tokyo ha deciso di stanziare 100 miliardi di yen, circa 1 miliardo di euro, come primo aiuto per le difficoltà incontrate dall’Irlanda, sottoscrivendo i bond che saranno emessi entro fine mese dall’European Financial Stability Facility (Efsf), il Fondo salva-stati.
L’anticipazione fatta in serata dal quotidiano finanziario Nikkei è in linea con quanto affermato in mattinata dal ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, in merito alle decisioni adottate del governo nipponico.
Nel complesso, il Sol Levante è pronto a rilevare almeno il 20% della prima emissione Efsf, il veicolo voluto dall’Ue per i prestiti d’emergenza ai Paesi dell’Eurozona come risposta alla crisi partita con l’esplosione del debito greco, e che dovrebbe aggirarsi sui 5 miliardi di euro.

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