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Dopo Plutone, un nuovo obiettivo per la sonda New Horizons

Plutone illuminato dal Sole, la foto è stata resa pubblica dalla NASA nel marzo del 2017 (foto d'archivio) KEYSTONE/AP NASA sda-ats

(Keystone-ATS) A poco più di due anni dallo storico incontro con Plutone, la sonda New Horizons della Nasa punta verso il corpo celeste più distante mai raggiunto da un veicolo costruito dall’uomo: “2014 MU69”, uno dei misteriosi mondi ghiacciati ai confini del Sistema Solare.

New Horizons farà il suo passaggio ravvicinato il primo gennaio 2019, secondo il responsabile della missione Alan Stern, del Southwest Research Institute. In quel momento la sonda punterà tutti i suoi strumenti verso “2014 MU69”.

“Stiamo progettando di volare più vicino a MU69 di quanto abbiamo fatto con Plutone per ottenere immagini dalla risoluzione ancora più elevata”, ha detto Stern. Ma per ricevere i dati e vedere le immagini inviati dalla sonda ci vorrà almeno un anno e mezzo: questo è il tempo che impiegheranno le informazioni trasmesse a raggiungerci. Dopo, affermano i ricercatori, New Horizons potrebbe anche essere diretta verso nuove destinazioni.

Distante circa 6 miliardi e mezzo di chilometri dal Sole e a un miliardo e mezzo di chilometri oltre Plutone, 2014 MU69 è stato scoperto dal telescopio spaziale Hubble nel 2014 e risiede nelle profondità della fascia di Kuiper, la zona al confine del Sistema Solare popolata da asteroidi e pianeti nani in gran parte ancora sconosciuti.

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