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Doris Leuthard, “non esiste rischio zero”

(Keystone-ATS) Il deragliamento di vagoni contenenti sostanze altamente tossiche sabato a Daillens (VD) non dovrebbe cambiare la politica di trasporto di materie pericolose.

In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “24 Heures”, la consigliera federale Doris Leuthard difende la ferrovia, che considera molto più sicura della strada.

La ministra dei trasporti e dell’ambiente afferma di essersi sentita “sollevata che nessuno sia rimasto ferito, o peggio sia morto”. “In nessun momento la popolazione ha corso rischi”, rileva Leuthard, precisando tuttavia che “il rischio zero non esiste”, ma “se consideriamo le tonnellate che transitano ogni giorno sui binari possiamo dire che la sicurezza è garantita”.

Leuthard apre inoltre alla proposta del consigliere di Stato ginevrino Antonio Hodgers, che intende dare un aiuto finanziario per produrre materie pericolose nei cantoni che le utilizzano, onde evitare il loro trasporto. “Perché no, se vengono conclusi partenariati pubblico-privato: se dovessimo trovare una migliore organizzazione con distanze più corte l’esamineremo”.

Intanto a Daillens proseguono i lavori di sgombero: nel corso della notte è stato vuotato un vagone contenente acido cloridrico. “Facciamo il possibile per avanzare rapidamente, ma la nostra preoccupazione principale è la sicurezza”, ha indicato Denis Froidevaux, capo di Stato maggiore cantonale.

Nel corso delle manovre ci sono stati sei casi lievi intossicazioni. “Sei persone sono state condotte all’ospedale per controlli; ciò mostra che bisogna essere prudenti”. I pompieri si stanno preparando a sollevare gli altri vagoni, che saranno sgomberati. “Questa operazione dovrebbe durare fra le 24 e le 36 ore: nella migliore delle ipotesi potremmo aver finito mercoledì a metà giornata”. Bisognerà poi prelevare la terra inquinata dalle 25 tonnellate di acido solforico fuoriuscite, e solo in seguito le FFS potranno ripristinare la linea.

Il traffico ferroviario in Romandia continua a essere gravemente perturbato a causa della chiusura dei collegamenti Losanna-Yverdon e Losanna-Vallorbe (al confine con la Francia). Resta in vigore il dispositivo per convogliare i passeggeri su altri assi di transito: quelli diretti a Neuchâtel e Bienne devono passare da Berna, quelli dei TGV per Parigi devono fare tappa a Ginevra. Per il traffico locale è stato organizzato un servizio di autobus sostitutivi dove non possono circolare i treni regionali.

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