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Doris Leuthard difende estensione canone radio tv

(Keystone-ATS) Entro tre-quattro anni il canone radio-tv dovrebbe essere generalizzato. Dal momento che tutti approfittano del servizio pubblico, è logico che ognuno dia il suo contributo, ha affermato oggi la responsabile del Dipartimento della comunicazione Doris Leuthard in vista della votazione in proposito il 14 giugno. Contro la revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ha raccolto oltre 91’000 firme quando ne sarebbero bastate 50’000.

Lo scopo del progetto è di sopprimere i problemi legati alla percezione della tassa, attualmente associata al possesso di una televisione o di una radio. Questo metodo è sempre più complicato da applicare con l’aumento di smartphones, computer e altri tablet che permettono la ricezione dei programmi.

In futuro tutti pagheranno il canone e ciò permetterà di ridurlo da 462,40 a 400 franchi. Gli annunci e le disdette saranno effettuati per le economie domestiche sulla base dei registri degli abitanti e per le imprese secondo il registro dell’IVA.

All’estensione del canone radio-tv sono previste numerose eccezioni. Le persone che ricevono prestazioni complementari AVS/AI e quelle che soggiornano in un istituto (casa per anziani, prigione, ecc.) saranno esentate. Soluzioni saranno trovate per casi particolari, come quello dei sordi.

Ma soprattutto le persone che non possiedono radio e televisione potranno ancora evitare, su richiesta, di pagare la tassa per cinque anni. L’USAM, che ha depositato il referendum, contesta soprattutto l’assoggettamento delle imprese alle quali il canone verrebbe a costare 200 milioni di franchi all’anno.

Ma anche in questo ambito è stato fatto qualcosa, viene sottolineato. Per le imprese il canone sarà calcolato in base al giro d’affari. Le imprese che non raggiungono i 500’000 franchi l’anno saranno esonerate dal pagamento; a trarne profitto saranno circa il 75% delle imprese. Per il 9% circa delle imprese il canone ammonterà a circa 400 franchi l’anno.

La revisione della LRTV rafforzerà inoltre il sostegno a 21 emittenti radiofoniche e a 13 emittenti televisive con mandato di servizio pubblico locale. Agli attuali 54 milioni di franchi complessivi stanziati a questo scopo ogni anno, se ne potranno aggiungere altri 27.

Le emittenti beneficeranno di un migliore sostegno per la formazione e il perfezionamento dei collaboratori, nonché per il passaggio alle tecnologie digitali.

(atsi)

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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