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Doris Leuthard in Indonesia, progetto per la difesa dei lavoratori

(Keystone-ATS) GIAKARTA/BERNA – In occasione della visita ufficiale della consigliera federale Doris Leuthard in Indonesia, iniziata oggi, a capo di una folta delegazione del mondo economico elvetico, è stato presentato il progetto SCORE (Sustaining Competitive and Responsible Enterprises), volto a promuovere l’applicazione e il rispetto dei diritti dei lavoratori all’interno delle PMI indonesiane.
Il progetto, firmato dalla Leuthard, gode della collaborazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), del Ministero del Lavoro e dell’Immigrazione indonesiano e di diverse associazioni professionali e sindacati.
“Il rispetto dei diritti dei lavoratori è sempre più richiesto dai consumatori e dagli attori del commercio internazionale”, scrive in un comunicato il Dipartimento federale dell’economia (DFE). Si tratta in effetti dei principi fondamentali dell’OIL, ossia libertà di associazione e diritto alle contrattazioni collettive, eliminazione del lavoro forzato, abolizione del lavoro minorile, divieto di discriminazione nell’occupazione e nella professione, protezione sociale e sicurezza.
La cooperazione si basa sulla convinzione che anche le imprese operanti nei paesi in via di sviluppo “possano essere competitive sul piano della produzione rispettando allo stesso tempo i diritti dei lavoratori”.
La Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) sostiene, in collaborazione con l’OIL, progetti analoghi in Vietnam, Sudafrica, Ghana, Colombia, India e Cina. Si tratta di un modello di cooperazione esemplare per la promozione della protezione dei lavoratori nell’ambito del commercio internazionale e che rispecchia la volontà della Svizzera, espressa con la firma della dichiarazione d’intenti del 9 luglio 2009, di collaborare in maniera ancora più stretta con l’OIL.
Già interviste in televisioneLa Leuthard rimarrà in Indonesia fino a giovedì, poi si sposterà a Singapore per un giorno. A Giakarta è in programma domani l’incontro con il presidente Susilo Bambang Yudhoyono, ma anche con la ministra del commercio Mari Elka Pangestu.
Le discussioni vertono sui rapporti commerciali bilaterali e sulla possibilità di avviare trattative per un accordo globale di partenariato economico tra AELS e Indonesia. Previsto anche un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni religiose incentrato sul tema dell’Islam in Indonesia, primo paese musulmano al mondo.
Fin dal suo arrivo nella capitale indonesiano, la presidente della Confederazione è stata posta sotto i riflettori del canale televisivo Metro TV, con domande sul cioccolato e sui minareti. L’intervistatore voleva che si sapesse che la Svizzera produce il suo famoso cioccolato anche grazie al cacao indonesiano.
Quanto alla questione islamica, la Leuthard ha precisato che la votazione dello scorso novembre ha riguardato la costruzione di nuovi minareti, non certo una limitazione delle moschee o della libertà di culto. Nessuna islamofobia, bensì importante dialogo con gli islamici, ha commentato, grazie a una piattaforma religiosa appositamente costituita. Proprio domani la ministra elvetica si incontrerà con una cerchia di intellettuali indonesiani, per uno scambio di opinioni su questa delicata materia.

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