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Draghi, addio più facile sapendo che Bce in buone mani

L'addio di Mario Draghi KEYSTONE/EPA/JULIEN WARNAND sda-ats

(Keystone-ATS) Lasciare la Bce è più facile, sapendo che “è in buone mani”.

Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi in occasione della cerimonia per la fine del suo mandato al vertice della banca centrale, di fronte a Christine Lagarde chiamata a succedergli dal 1° novembre e alla presenza dei principali leader politici europei.

“La tua leadership è stata importante, direi cruciale, per il contributo alla stabilità dell’Eurozona”, ha detto in precedenza la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Merkel ha ripercorso le tappe della crisi dell’Eurozona, i rischi di un “collasso dell’Eurozona” e ringraziato Draghi per il ruolo giocato “nel concerto europeo” per aver superato quella crisi: “oggi siamo ben lontani” da quella situazione – ha detto Merkel – “anche se non siamo senza problemi, siamo molto più forti”.

Merkel – con Draghi che chiede da tempo una politica di bilancio espansiva che affianchi la politica monetaria della Bce – ha riconosciuto che la Bce “non può fare” i compiti che spettano ai governi.

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