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Droni Usa in Siria per cacciare i leader dell’Isis

(Keystone-ATS) Una campagna segreta per dare la caccia ai sospettati di terrorismo e ai leader dell’Isis in Siria. Gli Stati Uniti intensificano la battaglia allo Stato Islamico. E lo fanno con le forze speciali americane e la Cia, che stanno conducendo droni armati sulla Siria.

Il programma segreto – riporta il Washington Post – rappresenta un significativo coinvolgimento della Cia nella guerra in Siria, con lo schieramento del Counterterrorism Center contro un gruppo di militanti che in molti ritengono abbia oscurato al Qaida come minaccia. La campagna mira a “target di alto valore” e riflette l’aumento dei timori dell’anti terrorismo americano sui pericoli posti dall’Isis, così come la frustrazione per gli attacchi convenzionali non riusciti finora a indebolirlo.

L’Isis si presenta come un avversario nuovo per gli Stati Uniti e pone sfide diverse rispetto a quelle di al Qaida: si muove su un territorio più ampio, e sembra continuare a reclutare militanti senza problemi. Per l’amministrazione Obama la campagna droni mostra le difficoltà a invertire la trasformazione della Cia da agenzia di intelligence a forza paramilitare.

Il presidente americano, Barack Obama, ha segnalato di voler far sì che l’agenzia ceda il controllo degli attacchi droni al Dipartimento della Difesa, e torni a essere più concentrata sulle tradizionali attività di spionaggio. Obama resta impegnato ad aumentare la trasparenza delle attività anti terrorismo, afferma la Casa Bianca. Fra le vittime degli attacchi con droni il militante inglese, Junaid Hussain, ritenuto uno degli architetti degli sforzi dell’Isis a usare i social media per incitare gli attacchi negli Stati Uniti.

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