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Due cortei di tifosi attraversano Ginevra senza grossi incidenti

Il corteo dei tifosi del Sion in marcia verso lo Stade de Genève Keystone/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) La finale di Coppa Svizzera di calcio, svoltasi oggi pomeriggio a Ginevra tra FC Basilea e FC Sion, non ha provocato grossi incidenti.

Prima della partita, la polizia è intervenuta sparando proiettili di gomma per calmare taluni esagitati fan vallesani e, dopo l’incontro, per evitare una rissa tra le due tifoserie. Si deplorano pochi danni materiali.

Giunti fin dal mattino con pullman e treni, gli oltre 25’000 tifosi hanno rapidamente “invaso” le strade di Ginevra prima di radunarsi alla stazione di Cornavin per la partenza dei rispettivi cortei. Gli spettatori erano tenuti a seguire itinerari definiti e separati l’uno dall’altro, sia per l’andata che per il ritorno.

I vallesani avevano appuntamento davanti alla stazione ginevrina, i Basilesi dietro, nel quartiere di Les Grottes. Per sorvegliare strettamente i fan, le autorità avevano previsto un ingente dispositivo di sicurezza, con la partecipazione di forze di polizia di altri cantoni latini – Ticino compreso – per un totale di 1’000 agenti. Un elicottero ha sorvolato la città.

Grossi petardi e fumogeni sono stati tirati sui binari e nel settore arrivi e partenze della stazione. Tra i vallesani – ne erano annunciati oltre 15’000 – l’ambiente da festoso è rapidamente diventato elettrico con slogan anti-ginevrini e anti-servettiani (i tifosi del Servette sono i “nemici giurati” dei supporter vallesani). I sostenitori del Sion se la sono presa anche con giornalisti e passanti che volevano soltanto scattare fotografie.

Pallottole di gomma

Il clima è stato teso sino alla Plaine di Plainpalais. Forse a causa dell’alcol e del sole cocente, i tifosi sono diventati sempre più aggressivi. Qualche “dito medio” a loro rivolto è bastato per creare tafferugli.

“La polizia ha subito mostrato i muscoli”, ha spiegato il portavoce Jean-Philippe Brandt. Proiettili di gomma sono stati sparati in direzione dei supporter più scalmanati. La situazione è poi tornata calma, ma la polizia ha effettuato una ventina di fermi.

Invincibilità caduta

Sul fronte basilese, non si è prodotto alcun incidente durante il corteo verso lo stadio. Taluni tifosi – ne erano attesi 8’000 – si sono presentati con una bottiglia di birra in mano, molti portavano magliette nere con la scritta “Sion muess falle” (Sion deve cadere, in riferimento alle tredici finali di coppa vinte dai vallesani in tredici partecipazioni prima della partita odierna). E oggi i calciatori renani sono riusciti a porre fine a quest’invincibilità, con il risultato finale di 3:0.

Il corteo è stato rumoroso, ma disciplinato, anche se una volta entrati nello stadio, i fan più esagitati hanno acceso fumogeni che hanno costretto l’arbitro a ritardare di qualche minuto il fischio d’inizio della partita.

Qualche scontro a fine partita

Dopo l’incontro fan delle due squadre si sono scontrati vicino allo stadio. Ma anche in questo caso la polizia è rapidamente intervenuta per sedare i facinorosi, ha precisato all’ats un portavoce delle forze dell’ordine.

È la prima volta dal 1929 che la finale della Coppa Svizzera si gioca a Ginevra. A causa dei vandalismi subiti nel 2014, Berna ha rinunciato ad accogliere l’evento in futuro. L’anno scorso la finale si era svolta a Zurigo, mentre nel 2015 si era tenuta a Basilea. Un bilancio finale sul fronte della sicurezza sarà stilato domani mattina dalla polizia ginevrina.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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