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Effetto Giappone sulle elezioni cantonali zurighesi

(Keystone-ATS) “Effetto Giappone” sulle elezioni cantonali zurighesi. Il Verde Martin Graf entra nel consiglio di Stato ed estromette dalla stanza dei bottoni il PPD Hans Hollenstein. In Gran consiglio a festeggiare sono invece i Verdi-liberali.

Il risultato che secondo gli osservatori offre più spunti di riflessione in vista delle elezioni federali di ottobre è quello dello scrutinio per il rinnovo dei 180 seggi del parlamento, che ha visto vincitori i Verdi-liberali e il PBD.

Gli ecoliberali hanno ottenuto un raddoppio, salendo al 10% delle preferenze (+4,6 punti) e passando da 10 a 19 seggi. Il Partito borghese democratico (PBD) ottiene il 3% dei voti e 6 seggi, riuscendo al primo tentativo nell’impresa di formare un gruppo parlamentare.

Il PLR è il partito che sembra aver maggiormente sofferto dell'”effetto Fukishima”: scende di 3 punti al 13% dei suffragi e rimane con 23 seggi, perdendone 6. Il secondo grande sconfitto è il PPD, che scende al 5% delle preferenze (-2,5 punti) e perde 4 deputati, conservandone 9.

Con 54 seggi e il 30% delle schede, l’UDC rimane di gran lunga il primo partito del cantone: i democentristi perdono però 0,6 punti percentuali e 2 seggi. Leggero calo anche per il PS, che rimane sulla soglia del 20% delle preferenze (-0,1 punti) e scende da 36 a 35 seggi.

I Verdi marciano sul posto: con il 10% dei suffragi (-0,1 punti) e 19 granconsiglieri, il partito ecologista ottiene il medesimo risultato dei “cugini secessionisti” ecoliberali. Il Partito evangelico (PEV) ottiene 7 rappresentanti in parlamento e ne perde 3, attestandosi al 4% delle preferenze (-1,5 punti).

A destra dello scacchiere politico, l’Unione democratica federale (UDC) conserva i suoi cinque seggi e il 3% dei voti. A sinistra, la Lista alternativa sale di 0,5 punti al 2% delle preferenze e passa da 2 a 3 rappresentanti in Gran consiglio.

I tre partiti di centro “tradizionali” – ossia il PLR, il PPD e il PEV – perdono così complessivamente 13 seggi che rischiano di indebolire le possibili alleanze con la sinistra sulle questioni sociali. Verdi-liberali e PBD fungeranno in questo senso da ago della bilancia.

Nella corsa per le sette poltrone del governo sono stati riconfermati cinque consiglieri di Stato uscenti. Soltanto il rappresentante del PS Markus Notter (giutizia) non si ripresentava.

La principale sorpresa è stata l’elezione del Verde Markus Graf, 56enne ingegnere agronomo e sindaco di Illnau-Effretikon, che si è piazzato al settimo posto, estromettendo il responsabile del Dipartimento della sicurezza Hans Hollenstein: il rappresentante del PPD era in carica dal 2005.

Il PS ha confermato il suo secondo seggio con il consigliere nazionale Mario Fehr, 52 anni: considerato un socialista “moderato”, Fehr gode di un’ottima presenza nei media ed ha ottenuto il miglior risultato fra tutti i candidati.

I cinque consiglieri di Stato rieletti sono – nell’ordine delle preferenze – il direttore del Dipartimento della sanità Thomas Heiniger (PLR), il direttore dell’economia Ernst Stocker (UDC), la direttrice delle finanze del Ursula Gut (PLR), il responsabile delle costruzioni Markus Kägi (UDC) e la responsabile dell’educazione Regine Aeppli (PS). La nuova compagine governativa sarà così composta da 2 rappresentanti del PLR, 2 UDC, 2 PS e 1 Verde.

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