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Egitto: comunicato militari alle 16.30, carri armati a tv di stato

(Keystone-ATS) Fonti militari riferiscono che l’esercito egiziano diffonderà un comunicato alle 16.30, allo scadere dell’ultimatum che ha dato al presidente Mohamed Morsi. Intanto il ministro della difesa Abdel Fattah el-Sissi ha incontrato il portavoce dell’opposizione Mohamed el-Baradei, vari capi religiosi e rappresentati dei partiti islamisti, mentre carri armati sono schierati fuori dalla sede della tv statale e il personale che non lavora alle dirette è stato evacuato.

I colloqui del capo delle forze armate hanno riguardato una road map sul passaggio di potere democratico che l’esercito ha minacciato di mettere in atto alla scadenza dell’ultimatum di oggi.

Il Fronte di salvezza nazionale e il movimento dei Ribelli accusano, in una dichiarazione congiunta, il presidente Mohamed Morsi di avere incitato “ad attaccare manifestanti pacifici nelle piazze” e fanno appello alle forze armate a “proteggere il popolo contro questi attacchi barbari”. Secondo le opposizioni le accuse di un golpe militare sono “insensate perché ignorano la gravità della situazione”.

Mahmud Badr, portavoce del movimento dei ribelli Tamarod, a poche ore dallo scadere dell’ultimatum dei militari al presidente, aveva affermato che “l’ora della vittoria è venuta”.”Diciamo al popolo egiziano di scendere oggi in tutte le strade e piazze e marceremo sulla sede della guardia repubblicana per chiedere l’arresto di Morsi”, ha detto aggiungendo che “l’esercito non farà un colpo di stato militare”. “È un golpe popolare contro un tiranno”.

Intanto il portavoce della presidenza ha detto che è meglio che Mohamed Morsi muoia per difendere la democrazia piuttosto che sia condannato dalla storia.

Dal canto suo, il ministro dell’interno Mohamed Ibrahim ha ordinato l’arresto di vari esponenti di primo piano dei Fratelli Musulmani e della Jamaa islamiya per avere incitato alla violenza. In un comunicato il ministero della sicurezza afferma che la polizia è accanto all’esercito, sostiene la legittimità del popolo, proteggerà i manifestanti pacifici e non permetterà a nessuno di ricorrere alla violenza.

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