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Egitto: fratelli musulmani, no sostegno candidato islamista

(Keystone-ATS) I Fratelli musulmani e il loro partito, Giustizia e Libertà, non sosterranno un candidato islamista alle presidenziali in Egitto. Lo ha detto il capo della Confraternita Mohamed Badie, ad una tv egiziana, affermando di temere che l’Occidente possa frapporre ostacoli quando il movimento arriverà al potere, per farlo fallire, come ha fatto con Hamas. Dopo l’abbandono di Mohamed el Baradei, i Fratelli non sostengono nessuno. Lo faranno, ha detto, con un “candidato preciso” annunciato “all’ultimo minuto”.

Badei ha spiegato nell’intervista a Dream Tv che personalmente non darà il suo sostegno a Abdel Moneim Abul Foutouh, candidato islamista moderato fuoriuscito dalla Confraternita per candidarsi come indipendente. I Fratelli musulmani, fin dall’inizio della loro campagna politica dopo la rivoluzione 2011, hanno detto che non avrebbero presentato un loro candidato alle presidenziali, previste entro fine giugno.

La ‘guida supremà dei Fratelli Musulmani ha chiesto agli egiziani di dare una chance a loro partito, dato che, ha osservato, hanno pazientato 30 anni con Hosni Mubarak.

Quanto al rapporto con le forze armate e il controverso controllo parlamentare sul loro bilancio, tuttora segreto, Badie ha sottolineato che “non ci sarà nessun organismo al di sopra della sovranità del popolo e che il Parlamento eletto è il solo che ha la competenza per determinare il bilancio delle forze armate attraverso un comitato speciale che avrà la protezione dello Stato”.

Badie ha sottolineato che se il Consiglio militare ha commesso errori questi vanno segnalati e se ne deve assumere la responsabilità, senza, però, intaccare il prestigio delle forze armate. “Non bisogna fare una seconda rivoluzione contro il consiglio militare, dimenticando il suo ruolo nella riuscita della rivoluzione”, ha sottolineato Badie.

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