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Egitto, hurghada, ancora incerta matrice attacco

(Keystone-ATS) La matrice dell’attacco che venerdì sera ha ferito tre turisti a Hurghada, la perla balneare egiziana della costa continentale del Mar Rosso, è ancora nascosta: le autorità parlano di “agitatori locali”, i media accreditano la tesi di un fallito attentato dell’Isis.

I turisti ricoverati per leggere ferite da arma da taglio, una coppia di settantenni austriaci e un giovane svedese, sono stati dimessi come riferito all’agenzia Ap da una fonte ufficiale dell’ospedale di Hurghada.

Il ministero dell’Interno e la polizia non hanno modificato la propria versione secondo la quale due uomini hanno aggredito all’arma bianca, e sparando con una sorta di scacciacani, tre turisti nell’hotel “Bella Vista” prima di essere abbattuti a colpi di arma da fuoco dalle forze di sicurezza: uno studente del Cairo è stato ucciso e un suo complice ferito gravemente.

Il ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou, in un comunicato ha definito gli aggressori “agitatori locali il cui obiettivo era quello di danneggiare ulteriormente il settore turistico che così importante per l’Egitto”.

Su internet però circola una foto di origine non chiara che mostra una bandiera dell’Isis accanto a oggetti neri con cavi: pare accreditare informazioni rilanciate da media, anche autorevoli come la Bbc che ha segnalato la presenza del drappo nero, circa la matrice terroristica dell’assalto kamikaze il quale avrebbe puntato anche a rapire turisti.

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