Navigation

Egitto: vice di Putin, rivolta colpa di manager Google

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 febbraio 2011 - 15:18
(Keystone-ATS)

Il vicepremier russo Igor Secin, lo zar dell'energia e uno dei più stretti alleati del premier Vladimir Putin, ha accusato Google di aver alimentato la rivolta in Egitto che ha portato alle dimissioni di Hosni Mubarak.

"Guardate cosa hanno fatto in Egitto, quei top manager di Google, quale manipolazione di energia popolare c'è stata lì", ha dichiarato Secin al "Wall Street Journal". Il riferimento evidentemente è a Wael Ghonim, direttore marketing regionale di Google, fatto sparire per oltre una settimana dalla polizia egiziana per aver usato social network come Facebook e Twitter per organizzare proteste anti-Mubarak.

Secin è considerato un falco dell'amministrazione Putin e il suo commento appare ad alcuni analisti un segnale della crescente preoccupazione tra i "duri" del governo sul ruolo di internet nei disordini che hanno scosso il mondo arabo.

In Russia internet è l'unico spazio davvero libero, anche per la critica a Putin, al presidente Dmitri Medvedev e in genere alla "nomenklatura" russa. Finora il paese ha resistito alla tentazione di imporre restrizioni, a partire da Medvedev, che non ha mai nascosto la sua passione per il mondo internet.

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Notiziario
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.