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Elisabetta a Roma per un giorno, dal Quirinale al Vaticano

(Keystone-ATS) Dal Quirinale al Vaticano all’insegna del “basso profilo” e dell’informalità. Sono trascorse così le quattro ore a Roma della regina Elisabetta II d’Inghilterra, che oggi è tornata in Italia dopo 14 anni. Una visita lampo senza alcun disagio per la città, ma “sentita” dalla sovrana britannica e in qualche modo strategica.

Non solo perché è il primo viaggio Oltremanica dei Reali dal 2011 e l’unico all’estero – oltre alla Francia in giugno per le celebrazione del D-Day – in programma per il 2014. Ma anche per gli incontri che Elisabetta II ha avuto nella capitale: l'”amico” Giorgio Napolitano e papa Francesco. Due colloqui diversi, di qua e di là dal Tevere, ma accomunati dal clima amichevole e dall’assenza di temi “sensibili”.

Uno su tutti, quello su cui oggi i media britannici puntavano l’attenzione: la questione delle isole Falkland, sulla quale l’argentino Bergoglio, da arcivescovo di Buenos Aires, si era speso molto. Proprio oggi fonti diplomatiche britanniche hanno sottolineato che di recente il Vaticano ha garantito neutralità sulla questione.

L’aereo privato su cui hanno viaggiato la sovrana britannica e il principe Filippo è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino alle 12:30. L’ingresso al Quirinale si è svolto secondo il protocollo classico riservato ai capi di Stato, con gli onori militari e gli inni. Ma poi il colloquio e il pranzo con il presidente italiano Napolitano e la signora Clio sono stati all’insegna dei “sorrisi” e di un “clima amichevole”.

Quaranta minuti e poi Elisabetta e il Duca di Edimburgo sono partiti alla volta del Vaticano, con un ritardo di 23 minuti rispetto alla tabella di marcia del quale la regina si è subito scusata con Papa Francesco. Anche l’atmosfera dell’incontro Oltretevere è stata descritta dai presenti molto “cordiale”, “distesa”, quasi familiare, con il Pontefice ed Elisabetta “sorridenti”.

Alla Regina il Papa ha donato un’antica pergamena del 1679, la figura di Edoardo il Confessore, che fu proclamato santo. Al principe Filippo sono state date tre medaglie del pontificato, in oro, argento e bronzo. “È l’unica medaglia d’oro che abbia mai vinto”, ha scherzato il duca di Edimburgo.

Ma il momento ‘clou’ è stato il regalo che Bergoglio ha inviato al piccolo George, il figlio di Kate e William che compirà un anno a luglio: un globo in lapislazzuli sormontato da una croce in argento, simbolo di Edoardo il Confessore. Sulla base, la scritta in inglese: “Papa Francesco per sua Altezza reale il principe George di Cambridge”. Nel mostrarla ai reali il Papa ha detto sorridendo, in spagnolo: “È per il nipotino”. Elisabetta ha commentato: “Sarà molto contento”, aggiungendo dopo una pausa, “quando sarà cresciuto…”.

Al Pontefice invece la sovrana ha portato un grande cesto di cibi e bevande provenienti da tutte le tenute reali: miele, uova, pane, succo di mele, sidro, mentre in confezioni a parte c’era una bottiglia di whisky scozzese di fronte alla quale il Papa è sembrato sorpreso. “Ho portato qualcosa da tutte le nostre tenute, proprio per lei”, ha detto la sovrana. “Spero che sia un regalo inusuale per lei”, ha aggiunto. I reali hanno anche regalato due loro foto firmate in cornice d’argento. “Temo di dovergliele dare – si è quasi scusata Elisabetta -. È inevitabile…”.

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