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Embargo russo: possibile opportunità per formaggi svizzeri

(Keystone-ATS) Gli esportatori di formaggi svizzeri potrebbero beneficiare di nuove opportunità in Russia. A quanto sembra l’embargo deciso da Mosca sui prodotti alimentari provenienti dai paesi occidentali non concerne la Confederazione, anche se è troppo presto per essere più precisi, ha indicato oggi all’ats Marie Avet, portavoce della Segreteria di Stato dell’economia (SECO). La situazione può infatti evolvere velocemente.

I contadini elvetici sono in attesa di eventuali sviluppi. “L’unico prodotto agricolo esportato in quantità importante, che potrebbe dunque trarre beneficio da questa situazione, è il formaggio” ha sottolineato Sandra Helfenstein, responsabile della comunicazione per l’Unione svizzera dei contadini (USC).

Il volume di formaggi esportati in Russia è attualmente modesto e “genera un fatturato di sei milioni di franchi all’anno”, ha aggiunto Helfenstein. A titolo comparativo, nel primo semestre del 2014 è stato venduto formaggio all’estero per 280 milioni di franchi.

“È chiaro che ci sono delle opportunità da sfruttare”, anche se regna l’incertezza, ha da parte sua dichiarato David Escher, direttore di Switzerland Cheese Marketing. “Non sappiamo come la Russia reagirà nelle prossime settimane: può darsi che anche la Svizzera sia sottoposta alle sanzioni oppure venga tolto l’embargo”, ha aggiunto. “Non dimentichiamo – ha precisato – che siamo di fronte a una situazione eccezionale”.

Escher ha poi ricordato che alcune società, come Emmi e Margot Fromages (azienda con sede a Yverdon, nel canton Vaud), sono già presenti in Russia, e “spetta a loro compiere il primo passo se intendono lanciare campagne di promozione”.

Un’altra questione riguarda i prezzi di alcuni prodotti alimentari sottoposti a embargo, che potrebbero calare. I grandi distributori sono tuttavia prudenti in merito. “Le condizioni meteorologiche agiscono in maniera molto più determinante sui prezzi della frutta e della verdura”, ha spiegato Ramon Gander, portavoce di Coop.

Secondo Migros una riduzione delle tariffe è poco probabile. “Molte varietà di frutta e verdura svizzere sono nel pieno della stagione e godono di protezioni doganali importanti rispetto ai prodotti esteri”, ha indicato un suo portavoce, Tristan Cerf.

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