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Espulsione stranieri: commissione Stati per nuovo progetto

(Keystone-ATS) Il Consiglio degli Stati intende formulare un proprio progetto per l’applicazione dell’iniziativa UDC volta al rinvio dei criminali stranieri approvata alle urne nel 2010 col 53% delle preferenze. Lo ha dichiarato oggi ai media la presidente della commissione delle istituzioni politiche (CIP-S) della Camera dei cantoni Verena Diener Lenz (Verdi liberali/ZH). La “senatrice” si è mostrata assai critica nei confronti del Nazionale che, invece, nel marzo scorso ha accettato un progetto ricalcato sulla seconda iniziativa democentrista, quella detta di attuazione.

Stando alla consigliera agli Stati zurighese, l’iniziativa “per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati”, lanciata dall’UDC per mettere sotto pressione il parlamento, accusato di nicchiare nell’elaborare una legge d’applicazione per la prima iniziativa, va in parte invalidata.

Per 7 voti a 6, una maggioranza risicata crede che l’iniziativa sia parzialmente non valida poiché propone una definizione unilaterale del diritto internazionale cogente. Una forte minoranza vorrebbe invece invalidarla del tutto, ha spiegato la deputata Verde-liberale.

Secondo la “senatrice”, gli Stati dovrebbero poter discutere un progetto di applicazione dell’iniziativa sull’espulsione degli stranieri il prossimo settembre, durante la sessione autunnale. L’estate servirà per mettere a punto un testo.

Parlamento confrontato con fenomeno nuovo

Per Verena Diener Lenz, il Consiglio nazionale si è lasciato mettere sotto pressione dalla seconda iniziativa dell’UDC, testo che a suo parere presenta inasprimenti che vanno ben oltre la prima proposta lanciata da questa formazione. Se con la seconda iniziativa i democentristi volevano far pressione sul parlamento, “ebbene ci sono riusciti”, ha dichiarato la presidente della CIP-S.

Se l’iniziativa del 2010 non contemplava ancora i delitti di poco conto e prevedeva ancora una media di 1500 espulsioni l’anno, col progetto del Nazionale, che riprende alcuni aspetti dell’iniziativa di attuazione, si passa a 9 mila espulsioni. Se applicata, l’iniziativa detta d’attuazione interesserebbe 18 mila persone, ha precisato la consigliera agli Stati.

“Noi invece intendiamo prendere un’altra strada, senza lasciarci influenzare dall’iniziativa detta di attuazione”, ha spiegato Diener Lenz. A suo avviso è necessario formulare un progetto ponderato, che tenga conto di alcuni principi di costituzionali, come quello di proporzionalità.

Per Diener Lenz, si tratta anche di rispettare l’iter procedurale e la separazione dei poteri. A suo parere, è la prima volta che viene lanciata un’iniziativa per far pressione sul parlamento. “E ciò senza che sul secondo testo il popolo si sia ancora espresso”, ha sottolineato.

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