Eveline Widmer-Schlumpf rassicura gli impiegati di banca
(Keystone-ATS) La presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf ha incontrato oggi a Berna i rappresentanti degli impiegati di banca, preoccupati per le possibili conseguenze della consegna di dati riguardanti dipendenti di istituti svizzeri agli Stati Uniti.
Al termine dell’incontro, l’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) si è mostrata fiduciosa. I rappresentanti del personale chiedono una soluzione globale valida per tutti i dipendenti i cui nomi sono stati consegnati a Washington, ha spiegato il presidente romando, Jean-Christophe Schwab. L’ASIB predilige questa via piuttosto che azioni giuridiche individuali nelle quali non nutre molta fiducia, ha aggiunto.
Il primo contatto con l’Associazione svizzera dei banchieri è già avvenuto. Per i rappresentanti del personale è primordiale che venga fatta trasparenza sulla vicenda: i dipendenti devono sapere quali informazioni sono state consegnate alle autorità USA.
Gli impiegati di banca vogliono inoltre che l’accordo per porre fine al contenzioso fiscale con Washington garantisca la non punibilità dei dipendenti. Questo è un punto centrale dei negoziati, ha assicurato la ministra della finanze. Eveline Widmer-Schlumpf però si esprime solo a titolo personale. La prossima tappa sarà ottenere il consenso del Consiglio federale, ma siamo “ottimisti”, aggiunge Schwab.
La presidente della Confederazione ha assicurato di capire i timori dei dipendenti degli istituti di credito. È importante che la situazione venga chiarita al più presto. A suo avviso spetta ai partner sociali giungere ad una soluzione globale. La Confederazione dal canto suo si impegna per trovare una soluzione globale al contenzioso fiscale con gli Stati Uniti.
La ministra delle finanze ha nuovamente ribadito che la responsabilità della consegna di questi dati a Washington è delle banche. Il Consiglio federale aveva autorizzato l’invio di informazioni previo il rispetto della protezione dei dati e del diritto del lavoro.
