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Ex ministro Gambia chiede asilo in Svizzera

Soldati dell'esercito gambiano. KEYSTONE/AP/JEROME DELAY sda-ats

(Keystone-ATS) L’ex ministro dell’interno del Gambia Ousman Sonko ha chiesto asilo alla Svizzera. Secondo la trasmissione “Rundschau” della televisione svizzero tedesca SRF, si trova attualmente in un centro di transito per rifugiati nel canton Berna.

In patria è stato accusato di una lunga serie di crimini. Il capo del Dipartimento di polizia e degli affari militari bernese Hans-Jürg Käser ha confermato oggi all’ats che lo scorso 14 novembre la Confederazione ha assegnato l’uomo al Cantone.

Prima di fuggire, Sonko, ministro dell’interno nel suo Paese dal 2006 al 2016, era stato destituito in settembre dalle sue cariche dall’allora presidente Yahya Jammeh. Quest’ultimo non è poi stato rieletto in dicembre e qualche giorno fa ha lasciato a sua volta il Gambia. “Rundschau” sostiene che Sonko fosse anche a capo della polizia, ma, stando a Käser, è possibile che si tratti di un caso d’omonimia.

Al suo arrivo in Svizzera, Sonko ha presentato il proprio passaporto diplomatico ed è stato assegnato a una struttura bernese per richiedenti asilo. Käser si è detto stupito del fatto che la Confederazione tratti questo tipo di personaggi come fa con tutti gli altri profughi.

Secondo “Rundschau”, l’ex ministro sarebbe infatti stato fino a poco tempo fa una figura chiave del regime repressivo in Gambia, distinguendosi per atti di estrema brutalità. Conosciuto col soprannome di “Baye Faal” (traducibile come “il discepolo” o “il seguace”), Sonko avrebbe ordinato numerosi assassinii, esecuzioni e torture nei confronti di oppositori politici. L’avvocato gambiano Yankuba Darboe, citato sul sito internet della trasmissione, gli attribuisce direttamente violazioni dei diritti umani sotto Jammeh, del quale era “uno dei comandanti più importanti”.

Alhasana Jobarteh, rappresentante dello “United Democratic Party”, fazione politica opposta a quella di Sonko, ha detto a “Rundschau” che l’ex ministro era “uno dei più grandi sostenitori degli eccessi del presidente nei riguardi del popolo. Per lui, quello che Jammeh voleva era legge”. Nel mirino del regime vi erano anche giornalisti e omosessuali.

In ottobre, Sonko aveva già richiesto asilo in Svezia, ma il Paese scandinavo l’aveva respinto rimandandolo in Spagna, nazione attraverso la quale era entrato in Europa.

La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha precisato all’ats che si sta occupando del caso, confermando che un ex membro del governo gambiano ha presentato una richiesta d’asilo, senza però fornire un nome. Il portavoce Martin Reichlin ha aggiunto che la Svizzera è legalmente obbligata a esaminare le domande che le pervengono, indipendentemente dalla persona che le deposita.

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