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Export elvetico in calo nel 2009, il maggiore dal 1947

(Keystone-ATS) ZURIGO – La crisi ha avuto drastiche conseguenze sull’interscambio della Svizzera nel 2009: in particolare l’esportazione di merci ha subito ha contrazione del 13% a 180,5 miliardi di franchi. Dal 1947, il primo anno del calcolo della bilancia annuale delle partite correnti, non era mai stato registrato un calo di tale entità.
Le importazioni hanno segnato una flessione del 14% a 160,2 miliardi. La bilancia commerciale evidenzia un’eccedenza, come già nel 2008. Secondo le statistiche pubblicate oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS), il saldo si è attestato a 20,3 miliardi di franchi, un nuovo record (19,4 l’anno prima).
Nei servizi l’avanzo è diminuito da 49,6 a 42,3 miliardi di franchi. Per quanto riguarda le banche, i proventi sono scesi a 15,5 miliardi, dai 18,5 del 2008. Nel turismo risulta un’eccedenza di 3,5 miliardi, poco meno del 2008 (3,8).
Includendo i redditi del lavoro (-13,4 miliardi, contro -13 nel 2008), dei capitali (31,5, contro -28,3) e i trasferimenti correnti (-13,4, contro -13,9 miliardi), la bilancia svizzera delle partite correnti ha registrato un’eccedenza di 63,8 miliardi di franchi nel 2009, contro 9,5 miliardi l’anno prima.
Il passaggio da un saldo passivo di oltre 28 miliardi di franchi dei redditi dei capitali a un’eccedenza di 31,5 miliardi nel 2009 è dovuto soprattutto a una normalizzazione nell’ambito degli investimenti diretti. Nel 2008, le perdite subite dalle filiali estere dalle banche elvetiche avevano avuto un forte impatto negativo sui redditi dei capitali.
La bilancia delle partite correnti misura l’interscambio nei settori commerciali, dei servizi e finanziario.

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