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EY prevede massiccio calo degli investimenti diretti esteri

Lo studio è stato pubblicato oggi dalla società di revisione e consulenza EY. KEYSTONE/DOMINIC STEINMANN sda-ats

(Keystone-ATS) Per effetto della crisi della pandemia Covid-19, gli investimenti diretti esteri in Svizzera e in Europa sono destinati a diminuire drasticamente.

Secondo uno studio pubblicato oggi dalla società di revisione e consulenza EY, per l’anno in corso si prevede un calo del 35%-50% degli afflussi. L’anno scorso si erano ancora registrati investimenti consistenti.

A causa dell’attuale incertezza sul mercato, molte aziende stanno apparentemente sottoponendo i loro progetti di investimento già pianificati a una revisione completa. “Per i paesi europei ciò significa che la concorrenza tra di loro per gli investimenti esteri continuerà ad aumentare”, dice Fabian Denneborg, partner di EY Svizzera, in merito ai risultati della ricerca, condotta con un sondaggio. A seconda del paese e del settore, è probabile che il calo presenti forti variazioni.

Lo Stato come motore

Secondo lo studio, lo Stato sta acquisendo sempre maggiore importanza come attore nell’attività di investimento. Almeno in quei Paesi dove sono disponibili le risorse finanziarie necessarie, si delinea temporaneamente un maggiore coinvolgimento dello Stato, sostiene la ricerca.

Denneborg si aspetta che alcune nazioni aumentino i loro investimenti attraverso pacchetti di stimolo economico e una politica industriale più intensa. Lo Stato, a medio termine, svolgerà un ruolo più significativo anche nel ramo sanitario. Il settore privato, invece, taglierà in larga misura tutte le spese non essenziali.

Livelli elevati nel 2019

Prima dello scoppio della pandemia, l’attività di investimento delle imprese private in Europa aveva raggiunto un livello elevato. Nel 2019, ad esempio, in Europa è stato registrato la seconda quota più alta mai misurata, con un totale di 6412 progetti di investimento di società straniere. Circa il 65% dei progetti annunciati sono già stati completati o sono in fase di realizzazione, indica la ricerca.

Secondo il sondaggio, lo scorso anno la maggior parte dei progetti di investimento all’estero sono stati sviluppati da aziende statunitensi, seguite da quelle tedesche. L’aumento dei progetti cinesi, del 23% percento rispetto all’anno precedente, è stato considerevole. Per contro, nel 2019 le imprese svizzere hanno investito in 258 progetti all’estero, il che rappresenta un calo del 12% rispetto all’anno precedente.

In termini di Paese di destinazione, lo scorso anno i progetti di investimento più importanti sono stati lanciati in Francia, Gran Bretagna e Germania. Nel 2019 la Svizzera è cresciuta di circa il 20% e, con 73 progetti, è progredita di quattro posizioni nella graduatoria europea, raggiungendo il 17esimo rango.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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