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Facilitato l’arrivo di turisti cinesi in Svizzera

(Keystone-ATS) Il ministro degli esteri elvetico Didier Burkhalter ha incontrato oggi a Berna il suo omologo cinese Wang Yi.

Nel corso del colloquio è stato ratificato un accordo in base al quale la Cina autorizza la Svizzera a concedere visti, ricorrendo a una società privata, in tre città cinesi nelle quali non c’è una rappresentanza della Confederazione.

La convenzione permetterà di sviluppare il turismo cinese in Svizzera, rileva in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Lo scorso anno su suolo elvetico sono stati registrati più di un milione di pernottamenti da parte di cittadini provenienti dal Paese asiatico.

I due diplomatici hanno pure sottolineato i progressi riscontrati nel 2015 nel dossier finanziario. Con l’installazione in Svizzera di una banca cinese e la possibilità di commerciare con le valute dei due Stati, la piazza finanziaria elvetica è diventata un centro offshore del renminbi, come alcune altre piazze finanziarie europee, prosegue il DFAE.

Berna e Pechino hanno inoltre trovato un’intesa sul lancio di un dialogo bilaterale sulla prevenzione della corruzione e sul cybercrimine e deciso di proseguire la discussione sui diritti umani. Il consigliere federale Burkhalter, che ha incontrato anche rappresentanti della società civile cinese, ha in particolare evocato il rispetto dei diritti umani nella lotta al terrorismo, secondo quanto indica il DFAE.

Svizzera e Cina hanno infine constatato un’ampia convergenza di vedute sulla questione della Corea del Nord: entrambi sono preoccupati dal programma nucleare di Pyongyang. In merito al dossier siriano, i due ministri si sono espressi in favore di una soluzione politica negoziata sotto l’egida dell’Onu.

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